AFP/Getty Images
Mancini: 'Poca qualità? Io punto su Insigne, Chiesa, Caldara e Romagnoli. Niente stage, rispetto i club'
Il ct della Nazionale Roberto Mancini ha rilasciato un'intervista a Il Secolo XIX, facendo il punto sui suoi prossimi progetti in azzurro: "Il problema di un ct è quello di rispettare le esigenze dei club e muoversi in quell’ambito. Io non chiederò gli stage o altre cose del genere, mi adeguerò alle necessità delle varie società, perché avrò a che fare con calciatori che devono giocare ogni tre giorni e quindi è complicato. Vorrei però che quei pochi giorni che i giocatori passeranno con la Nazionale fossero giorni buoni, di allenamenti importanti, fatti con entusiasmo, a iniziare dall’amichevole di ottobre contro l’Ucraina".
Sulla qualità di questa Italia: "Non abbiamo fenomeni? Ho visto vincere Mondiali con tanti buoni giocatori e nessuna stella. Sono molto ottimista. I ragazzi che alleno sono molto giovani e l’entusiasmo lo devono avere per forza. Sono bravi, magari mancheranno un po’ di esperienza, alcuni di loro non hanno fatto partite a livello internazionale, ma anche quella arriverà. I valori ci sono. Noi non possiamo sapere come cresceranno Insigne, Romagnoli, Chiesa, Caldara. E poi magari esplode qualcuno che adesso non si vede ancora. È successo ad altri, nella Francia, per esempio; fino a poco fa non sapevamo niente di Mbappé o Dembélé".
Sulla qualità di questa Italia: "Non abbiamo fenomeni? Ho visto vincere Mondiali con tanti buoni giocatori e nessuna stella. Sono molto ottimista. I ragazzi che alleno sono molto giovani e l’entusiasmo lo devono avere per forza. Sono bravi, magari mancheranno un po’ di esperienza, alcuni di loro non hanno fatto partite a livello internazionale, ma anche quella arriverà. I valori ci sono. Noi non possiamo sapere come cresceranno Insigne, Romagnoli, Chiesa, Caldara. E poi magari esplode qualcuno che adesso non si vede ancora. È successo ad altri, nella Francia, per esempio; fino a poco fa non sapevamo niente di Mbappé o Dembélé".