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Mancini: 'Italia, sono fiducioso. Brasile favorito al Mondiale. Su Icardi e Balotelli...'
SUL MONDIALE - "La Spagna ha vinto con fatica contro l’Iran ma tutte le partite sono difficili ai Mondiali, soprattutto le prime. Nessuno vuole perdere e anche per le compagini più forti diventa complicato. Io credo che la favorita sia il Brasile, poi chiaramente la Spagna ha la forza per poter arrivare in fondo. Ma ora è difficile giudicare perché le nazionali più piccole quando affrontano le grandi si chiudono molto. Non a caso la partita più bella è stata Portogallo-Spagna".
SULL'ARGENTINA - Aguero e Higuain sono due grandi attaccanti, come tutti quelli che ha in rosa l’Argentina. Ma credo che Sampaoli li conosca meglio di tutti".
SU ICARDI - "Quanto può crescere ancora? A livello di gol mi sembra che in questi anni ne abbia fatti abbastanza. E anche a livello di partecipazione della manovra con la squadra è cresciuto molto. Ogni giocatore poi ha margini di miglioramento".
RONALDO O MESSI? - "Stiamo parlando di due campioni straordinari sotto tutti i punti di vista. Ronaldo ha una preparazione mentale fantastica, si è costruito come giocatore perché da giovane era forte ma non era così. Messi invece è nato fuoriclasse e a volte non ha la preparazione mentale che ha Ronaldo".
SUL RUOLO DI CT - "C'è grande emozione perché rappresenti il tuo Paese. Penso che allenare al Nazionale sia la massima aspirazione per ogni allenatore. L’emozione è tanta e continuerà a esserlo in ogni partita. Voglia di rivincita dopo un rapporto con la maglia azzurra difficile da giocatore? Sicuramente sì. Aver la possibilità di allenare la Nazionale non capita a tutti e non capita tutti i giorni. Questa era la cosa che desideravo e poi spero di riprendermi con gli interessi quello che non ho avuto come giocatore con la maglia azzurra".
SULLA NAZIONALE - "Più difficile vincere l’Europeo rispetto al Mondiale? L’Italia non lo vince da molti anni e sicuramente sarà molto difficile. Però prima qualifichiamoci e poi vedremo. L’Italia deve sempre puntare al massimo degli obiettivi. Le sensazioni dopo le prime due amichevoli? Io sono abbastanza positivo. Abbiamo bisogno di lavorare e molti ragazzi hanno bisogno di crescere. Nessuno di noi però può sapere quanto potranno migliorare, questa è la bellezza di questa situazione, può accadere di tutto: magari fra tre anni cresce un campione in grado di cambiare le partite. Ad esempio Mbappè un anno e mezzo non era nessuno, così come Dembelè che un anno fa era solo un giocatore giovane di qualità, poi è andato al Barcellona e in sei mesi è migliorato tantissimo. In questo Mondiale mi sembra ci siano solamente solo due veri campioni".
SU BALOTELLI - "Mario non lo vedevo da 4 anni e mi sembra che sia maturato come persona, è diventato più grande. Le qualità tecniche non si discutono, dipende tutto da lui. Mario ha tutte le qualità, tecnicamente è bravissimo, ha un tiro straordinario e poi sa giocare. Deve collegare un po’ tutto. Gli ultimi due anni a Nizza è migliorato molto, è ancora giovane ma dipende tutto da lui. Può giocare insieme a Immobile? Lui ha le qualità per giocare con tutti, con Immobile, Insigne, Chiesa e Belotti. Non ha grandi problemi perché ha giocato in tutti i moduli. Tecnicamente è fortissimo e fisicamente può competere contro ogni difensore. Poche possibilità in Nazionale? No ho avuto le mie possibilità, ma in quegli anni lì c’erano grandissimi giocatori e andavano fatte delle scelte".