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Mancini: 'La Sampdoria è la mia vita. Ritorno? Lo spero'
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"Si, la situazione era bruttissima e sarebbe stato un dispiacere enorme il fallimento" prosegue. "La Samp è una squadra molto importante nella storia del calcio italiano e di quello europeo. Vederla cancellata sarebbe stata una profonda ingiustizia. Io ho fiducia, però non è ancora un momento ottimale, bisogna che ciascuno per le proprie competenze ce la metta tutta per riportare la Sampdoria dove deve stare".
L'obiettivo? "Che il campionato finisca nel modo migliore. La Serie B è difficile, complicata, per questo bisogna essere razionali. Concludere bene questa stagione, dunque e poi preparare la prossima con quella calma che per forza di cose non si aveva l’estate scorsa. É bellissimo vedere lo stadio praticamente pieno per ogni partita casalinga e tantissima gente che segue la squadra anche in trasferta. Come diceva Paolo Mantovani: “Finchè i tifosi della Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro. E proprio così. D’altronde questo vale anche per il Genoa, l’impatto del calcio sociale su una città come Genova è sempre stato clamoroso. Parliamo di tifosi che ci sono sempre, in ogni momento".
Su Pirlo: "Ce la sta mettendo tutta e non è assolutamente semplice. Io credo che la Sampdoria rispetto all’inizio della stagione sia migliorata tantissimo e che questa sia la strada giusta. Purtroppo ci sono stati diversi infortuni importanti che hanno condizionato i risultati. Secondo me al completo questa squadra può lottare per i play off. É un dovere crederci fino in fondo. In Serie B tutto può accadere. Il livello tecnico è salito tanto, però l’ottavo posto deve rimanere un obiettivo".
Alla Samp c'è anche il figlio di Roberto, Andrea, nel ruolo di ds: "Andrea è giovane, però conosce bene il calcio, i giocatori. É nato a Genova, è cresciuto nella Samp. Per lui è un occasione straordinaria e penso che possa essere utile alla società. E poi è tifoso, come me: ci lega un filo che porta dritto al cuore. La Sampdoria è la nostra vita e sempre lo sarà. Consigli? Capita, si però deve fare la sua strada ed è giusto che agisca di testa sua. E capace, anche giovane. Quando ha smesso di giocare si è concentrato su questo mestiere anche per rimanere in un ambiente che gli piace: figuriamoci se i colori sono quelli blucerchiati". E per quanto riguarda un ritorno? "La Samp è la mia vita. Non lo scopriamo ora. Adesso è prematuro, però la speranza di tornare un giorno ce l’ho"