Un minuto e 55 secondi per riscrivere la storia di un derby che si avviava verso una vittoria che avrebbe rappresentato una possibile svolta nel momento di profonda crisi attraversato dai campioni in carica. E invece il Manchester City continua a scavare e a sprofondare in un baratro senza fine e senza uscita: un rigore procurato da una follia di Matheus Nunes e trasformato da Bruno Fernandes e un altro svarione difensivo capitalizzato dallo scatenato Diallo regalano allo United una vittoria per 2-1, nel finale, in cui nessuno ormai credeva più. Che consegna alla gloria il neo-allenatore Ruben Amorim, che evita così il terzo ko consecutivo, e condanna Pep Guardiola ad un'altra settimana di processi. Nemmeno il tempo di archiviare quelli conseguenti al ko di Torino contro la Juventus, in Champions League, che il tecnico catalano è di nuovo nella bufera.
Con l'incredibile sconfitta nei minuti finali del derby dell'Etihad, le drammatiche cifre del Manchester City vanno aggiornate nuovamente: una sola vittoria conquistata nelle ultime 11 partite ufficiali, successive alla vittoria di misura sul Southampton del 26 ottobre scorso. Da quel giorno in avanti sono arrivate ben 8 sconfitte e due pareggi, tra cui quello clamoroso in Champions League contro il Feyenoord, un 3-3 da una situazione di vantaggio di tre gol. Risultati che stanno complicando, forse irrimediabilmente, la stagione della formazione di Guardiola, scivolata al quinto posto a -9 dalla capolista Liverpool (fermata ieri sul 2-2 dal Fulham) e con le spalle al muro anche in Europa, dove attualmente occupa attualmente il ventiduesimo posto della maxi-classifica e rischia tantissimo in vista dello scontro diretto contro il Paris Saint-Germain del prossimo 22 gennaio.
Il Manchester City ha già abbandonato la corsa per la conquista del titolo meno importante, la Carabao Cup, dopo l'eliminazione per mano del Tottenham e rischia concretamente di andare incontro ad una stagione con pochissime soddisfazioni. E la prospettiva degli “zeru tituli” che Guardiola non conosce dalla stagione 2016/2017, la sua prima alla guida dei Citizens. Con cui ha recentemente prolungato il contratto fino a giugno 2027, legandosi per sempre alla società con cui ha costruito il ciclo più lungo della sua carriera. E nella quale, stando alle dichiarazioni rilasciate recentemente, spera di concludere il suo percorso da allenatore di club.
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