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Manchester City, fissata la data per l'udienza: cosa rischia per le 115 violazioni al FPF inglese
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TEMPISTICHE - L’udienza, davanti a una giuria indipendente, durerà almeno 10 settimane: il verdetto dovrebbe arrivare nel 2025, nel giro di un anno a partire dalla data di lunedì. Eventuali ritardi potrebbero far slittare ulteriormente i procedimenti e se una delle parti coinvolte non dovesse essere soddisfatta della sentenza si potrà procedere con un ricorso in appello, allungando i tempi della vicenda. Ricordiamo che il club allenato da Pep Guardiola si è sempre dichiarato innocente di fronte alle accuse.
L'ACCUSA - Il Manchester City è accusato di aver violato 115 norme dal 2009 in poi. Le accuse includono rivendicazioni sulla rendicontazione finanziaria e la mancanza di collaborazione con un'indagine che la Premier League ha aperto nel 2018 - mancata consegna dei documenti richiesti per cinque stagioni dal 2018/19 al 2022/23 -. Il club inglese è accusato di aver gestito la propria contabilità in maniera fraudolenta per nove anni, a partire dal 2009, falsificando i bilanci e nascondendo finanziamenti indebiti. Le presunte violazioni includono la mancata fornitura di informazioni finanziarie accurate per nove stagioni, dettagli incompleti sulla retribuzione dell’ex allenatore Roberto Mancini durante le quattro stagioni in cui è stato al club dal 2009 al 2013 e dettagli incompleti sulla retribuzione dei giocatori — incluso l’ex centrocampista Yaya Touré — per sei stagioni dal 2010/11 al 2015/16.
I RISCHI - Tenendo conto della sanzione inflitta all'Everton, (10 punti di penalizzazione), il City rischia anche la retrocessione automatica, qualora le accuse fossero provate da parte della commissione indipendente. Al momento, la penalizzazione maggiore nella storia del calcio inglese è stata di 30 punti contro il Luton Town, nella stagione 2008/09, per trasferimenti irregolari di giocatori. C'è un'altra ipotesi, inoltre: si potrebbe arrivare a una super multa che sanerebbe il tutto. Una sanzione economica che però dovrà essere, sempre secondo la stampa inglese, non inferiore a circa 415 milioni di euro, una cifra rappresenterebbe una sorta di 'compensazione' da redistribuire verso gli altri club.
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