Bongarts/Getty Images
Maledetta Europa League, per l'Italia altro flop: gli splendidi '90 sono lontani
Negli ultimi cinque anni hanno vinto due club inglesi (Manchester Utd e Chelsea) e una spagnola (il Siviglia, tre volte); ma in finale ci sono andate anche squadre olandesi (Ajax), ucraine (Dnipro), portoghesi (Benfica). Per molto tempo abbiamo snobbato questa competizione, poi abbiamo capito che forse valeva la pena investirci qualcosa; anche se la gestione della doppia partita del Napoli col Lipsia - e la conseguente eliminazione - sta lì a dimostrare che Sarri aveva fatto delle scelte ben precise, in direzione contraria rispetto a quanto detto. L'edizione 2014-15 è stata una felice eccezione per le italiane. Abbiamo portato in semifinale ben due squadre, Fiorentina e Napoli, poi eliminate da Siviglia e Dnipro. L'anno precedente, con la ghiotta occasione di giocare la finalissima a Torino, la Juventus si è fermata un attimo prima, perdendo in malo modo la semifinale col Benfica. Stop. Poi il buio, siamo diventati piccoli a confronto di altri Paesi che occupavano militarmente le semifinali: nel 2011-12 la Spagna aveva tre semifinaliste su quattro (Atletico Madrid, Athletic Bilbao e Valencia); e l'anno prima la stessa impresa era riuscita al Portogallo con Porto, Braga e Benfica.
Dicevamo prima: bei tempi, gli anni '90. Eravamo l'Eldorado del calcio, si faceva la fila per venire a giocare nelle squadre italiane. Ed avevamo fatto di quella che allora si chiamava Coppa Uefa il nostro territorio di caccia. Tra il 1989 e il 1999 abbiamo vinto 8 volte su 11 edizioni. Praticamente una dittatura. Tre coppe l'Inter, due la Juventus e il Parma, una il Napoli. Ma non è questo il dato che spiega lo strapotere di allora. Il dato è un altro. Nel periodo citato abbiamo portato in finale anche Fiorentina, Roma, Torino e Lazio, squadre all'epoca considerate di seconda fascia. Eravamo un movimento forte, capace di portare otto (8!) delle nostre squadre - quasi metà Serie A - in finale e di avere quattro (4!) finali tutte italiane. Bei tempi, ma sono passati.