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Malagò: 'Taglio stipendi? Chi ha di più, aiuti. Sulle Olimpiadi...'
SULLA SITUAZIONE - "In Italia ci gestiamo autonomamente, con il Governo, il Coni e le Federazioni. C'è poi un problema fuori dai confini, stamattina ho avuto una chat con un gigantesco Thomas Bach che ha fatto un report analitico dall'inizio del coronavirus al rinvio degli Olimpiadi. La nuova data sarà ufficializzata da qui a tre settimane. Oggi comandà l'Organizzazione Mondiale della Sanità: se loro non ci danno una speranza, non va illuso nessuno".
SU MILANO-CORTINA - "La squadra lavora da casa ma è qualificata e operativa, l'organigramma sta andando avanti. La riflessione non è sugli impianti sportivi, il 90% già c'è. Però c'erano opere non previste dal dossier, che spettano al Governo. Il lato positivo è che si era candidata Roma, poi il sindaco rinuncia. Parte poi una situazione Piemonte-Milano, Torino si tira indietro e si inserisce il Veneto con Cortina. Nove mesi fa, il 24 giugno, abbiamo vinto: pensate se non trovavamo la finestra in quel momento...ci saremmo dovuti ritirare".
SU UN'ESTATE DOMINATA DAI CLUB - "Non lo so, dipende da Fifa e Uefa. Bach è stato un gigante: dice che da adesso tutti devono fare sacrifici".
SULLA CRISI - "Bisogna prendere in considerazione il fatto che chi ha di più aiuti gli altri. All'estero i più ricchi stanno aiutando, da noi il discorso forse è diverso perché i più ricchi sono anche i più indebitati".
SUGLI ATLETI A RISCHIO OLIMPIADE - "Io dico che restano tutti a bordo. Federica (Pellegrini, ndr) e Alex (Zanardi, ndr) non hanno problemi, per Elisa (Di Francisca, ndr) sono molto ottimista.
SUGLI STIPENDI - "Magari levare il 30% a un giocatore che guadagna 10 mln netti è un conto, levarli a un professionista di serie B o lega Pro è una cosa diversa. Forse è giusto che chi ha maggiori possibilità cerchi di aiutare, sta già accadendo".