Malagò a Le Iene: 'Ius Soli in tutto il mondo tranne che in Italia, non c'entra col diritto di cittadinanza ai migranti'
Il disegno di legge sullo Ius Soli, approvato dalla Camera e ora in discussione al Senato, riguarda anche il mondo dello sport italiano. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha dichiarato in un'intervista a 'Le Iene Show' su Italia 1: "Da rappresentante del mondo dello sport, non posso non essere favorevole all'introduzione di questa legge. Oggettivamente in tante discipline ci sono molti ragazzi nati in Italia che, se vengono convocati per la Nazionale, poi non possono andare a Olimpiadi, Mondiali o Europei perché non sono iscrivibili e questo non è giusto. Noi siamo favorevoli a coinvolgerli come dei cittadini italiani per fare sport, non dobbiamo pensare che sia un tema di colore della pelle o di razzismo. Ci sono anche molti ragazzi che vengono dall'Est, altri da alcuni Paesi asiatici che avevano trovato nello sport un modo non solo di inserirsi. Ma, soprattutto in certe discipline in cui magari non eravamo forti, ci hanno dato valore aggiunto. Quindi non è un fatto di essere di colore scuro, è semplicemente di rispetto dei diritti. Su questo tema la grande confusione secondo me è che spesso uno pensa che si dà diritto di cittadinanza ai migranti, non c'entra assolutamente nulla. Noi possiamo intervenire soltanto con delle deroghe nei singoli campionati. Però, a un certo momento, se questi ragazzi sono proprio bravi, giustamente vogliono sperare e pensare di poter giocare con una maglia della Nazionale italiana, e questo a oggi non è proprio possibile".