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    Maignan, il Consiglio comunale di Udine boccia la cittadinanza onoraria al portiere del Milan

    Maignan, il Consiglio comunale di Udine boccia la cittadinanza onoraria al portiere del Milan

    Il caso Maignan non accenna a sgonfiarsi. Dopo gli insulti razzisti a Mike Maignan, durante Udinese-Milan dello scorso 20 gennaio, e la scelta del portiere rossonero di abbandonare il campo della Bluenergy Arena, interrompendo la gara per 5 minuti, c'è una nuova puntata di un brutto episodio che continua a tenere banco. 

    NO DAL COMUNE - Il Consiglio comunale di Udine ha infatti bocciato la proposta di concedergli la cittadinanza. Per far passare la proposta non erano sufficienti i voti della sola maggioranza ma occorrevano i tre quarti dei voti dei consiglieri. La minoranza di centrodestra ha votato invece contro la proposta del sindaco Alberto Felice De Toni. Venticinque i favorevoli, tredici i contrari: questo il risultato, ampiamente previsto della decisione presa oggi nel consiglio comunale. Da segnalare in consiglio anche la presenza del meloniano Giovanni Govetto con la maglia dell'Udinese sopra la camicia.

    PROPOSTA - La proposta era stata avanzata dal sindaco sui suoi canali social, invitando Maignan a Udine per delle iniziative contro la discriminazione dedicate alle scuole e ai ragazzi. Questo il suo post. “La nostra è una città di tutti: Udine non è razzista e ha una lunga storia di accoglienza. Per questo ho invitato personalmente Maignan a Udine per realizzare insieme delle iniziative concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione Milan. Proporrò al consiglio comunale di conferirgli in quell’occasione anche la cittadinanza onoraria. Sono rimasto profondamente ferito per quello che è accaduto ieri e proprio per questo voglio esprimere la solidarietà di Udine, dei friulani e dei tifosi dell’Udinese che non si sentono rappresentati da quello che è accaduto ieri". 

    L'INIZIATIVA - Durante l'ultima gara casalinga con il Bologna, il Milan aveva fermato la gara al 16esimo minuto - il numero del francese - per sensibilizzare sull'argomento, mostrando sul maxischermo una famosa frase di Martin Luther King - per far luce su un problema che attanaglia l'intera nostra società.

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