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    Caso Maignan, il sindaco di Udine: 'Vogliamo conferirgli la cittadinanza onoraria'

    Caso Maignan, il sindaco di Udine: 'Vogliamo conferirgli la cittadinanza onoraria'

    L'episodio di razzismo occorso ieri a Udine ai danni di Mike Maignan continua a tenere banco. Il portiere del Milan è stato vittima di insulti da parte dei tifosi bianconeri presenti al Bluenergy Stadium e ha fermato la gara per 5 minuti. Tantissime le reazioni del mondo del calcio tra colleghi e istituzioni che si sono schierati al fianco del francese.

    VICINANZA - L'ultimo della lista è il sindaco della città friulana, Alberto Felice De Toni, che sui suoi canali social ha proposto di conferire la cittadinanza onoraria al portiere, invitandolo a Udine per delle iniziative contro la discriminazione dedicate alle scuole e ai ragazzi. Questo il suo post.

    IL POST -La nostra è una città di tutti: Udine non è razzista e ha una lunga storia di accoglienza. Per questo ho invitato personalmente Maignan a Udine per realizzare insieme delle iniziative concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione Milan. Proporrò al consiglio comunale di conferirgli in quell’occasione anche la cittadinanza onoraria. Sono rimasto profondamente ferito per quello che è accaduto ieri e proprio per questo voglio esprimere la solidarietà di Udine, dei friulani e dei tifosi dell’Udinese che non si sentono rappresentati da quello che è accaduto ieri. I nostri valori non possono essere umiliati da poche persone accecate dal razzismo. Perciò quello che è accaduto ieri sera dev’essere un punto di svolta per la lotta a qualsiasi tipo di discriminazione. Voglio che Maignan torni a Udine per portare con la sua esperienza personale un messaggio fortissimo alle nuove generazioni: il futuro delle nostre comunità passa per l’inclusione, il rispetto, la condivisione e di conseguenza per relazioni sociali proficue. A Udine il 14% dei residenti è di origine straniera. Da sempre il nostro territorio di frontiera è crocevia di popoli e culture. Non c’è spazio per alcuna discriminazione. Il mondo del calcio, animato da tifoserie e rivalità, è in prima linea per la lotta al razzismo. Noi siamo a fianco di ogni movimento sportivo per affermare che non ci sono differenze, né in campo né fuori. Il pubblico friulano si è sempre distinto per correttezza e anche per questo lo stadio ha ospitato un cospicuo numero di partite internazionali. La stessa società Udinese Calcio si è sempre dimostrata multiculturale e inclusiva. Il Friuli è un simbolo di solidarietà e attenzione al prossimo. Tutti insieme lo dimostreremo ancora una volta”.

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