Macalli, che bordata ad Agnelli: 'Hanno spolpato l'Italia con i soldi del governo'
Presente all'Ata Hotel Executive in veste di Presidente della Lega Pro Mario Macalli non ha fatto attendere la sua risposta al presidente della Juventus Andrea Agnelli che ieri aveva attaccato la candidatura di Tavecchio (supportata proprio da Macalli) come nuovo presidente della FIGC.
Una serie di bordate che nascondono forse un rancore malcelato dalle uscite di Barbara Berlusconi e dello stesso Agnelli e che fanno trasparire un grande nervosismo nella fazione che spige Tavecchio alla poltrona di presidente federale: "Quando io vado a lavorare, produco e pago le tasse. La sua famiglia ha spolpato l'Italia, non sono unti dal Signore e i clown e ballerine assunti dalle tv devono smettere di offendere. Hanno solo il cognome e senza quello, forse forse, andrebbero in un tornio ogni mattina e vediamo quanti pezzi producono in un'ora. Io mangio a casa mia. Non vado a mangiare con i soldi del governo italiano".
E poi ancora: "I presidenti fanno giocare il 65% di stranieri e poi vogliono che si vinca il Mondiale e vogliono la squadra B. Quelli che vogliono darci lezioni sugli stranieri, sono quelli che hanno bloccato per due anni il lavoro di Abete. Ero seduto in Consiglio Federale e per un anno e mezzo non ho visto i rappresentanti della A perché volevamo un extracomunitario in più. Ora, invece, ci fanno le lezioni sugli italiani: parlano per dare aria alla bocca. Chi ha un programma si presenti, lo dica apertis verbis e venga a prendere i voti. Gli scienziati atomici che sento parlare non ci fanno paura. Sento nomi sparati a vanvera, così tanto per fare. Se gli dai un bicchiere, forse forse quei signori fanno una O, se ce la mettono tutta".