Ma in fondo Wanda Nara è come Raiola...
Bophonet_It scrive:
Di solito scrivo articoli che esulano dallo schierarmi verso la mia fede calcistica ma dopo averne letto di ogni sul caso Wanda Nara ho deciso di fare un'eccezione.
Premettiamo subito che il modo di esporsi di Wanda Nara è totalmente sbagliato, non tanto nella richiesta quanto nella forma.
Mi rincresce ma il suo comportamento è servito solo a aizzare il tifo neroazzuro più becero e ignorante mettendo a rischio quello di buono che suo marito aveva fatto, sia a livello calcistico ma soprattutto a livello morale.
Spesso e volentieri infatti, Icardi ha dimostrato un notevole attaccamento alla maglia, dichiarando in molte occasioni la voglia di far bene all'Inter e ribadendo di voler rimanere al lungo con questa maglia. Ahimè è bastato poco per far cambiare nella mente dei tifosi il giudizio verso di lui, ora leggo; vergogna, mercenario e quant'altro. Che dire stiamo parlando pur sempre di un privilegiato e per noi gente normale potrà sembrare assurda la sua richiesta.
Tutti fanno il confronto con Zanetti, il mio capitano per eccellenza, uomo integerrimo, d'altri tempi oserei dire ma anche lui, sebbene con modi mai sopra le righe, ha ricevuto dall'Inter quello che si meritava in rapporto al suo rendimento.
Non ha giocato gratis, è stato un dare e avere come è giusto che sia, aumenti di contratto ne ha avuti anche lui nel corso della carriera e di un certo livello, visto che percepiva intorno ai 5 mln di euro. Ma tralasciando questo confronto che ovviamente è impari nei cuori neroazzurri, andiamo ad analizzare le parole di Wanda Nara a QSVS...
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Luca Borioni risponde:
Premetto che non entrerò nel merito delle considerazioni sulla stampa, perché non mi piace ragionare per categorie e non sono uno che ci tiene a difendere a spada tratta un'intera schiera di giornalisti (ammesso che si tratti di una categoria ancora in essere): ognuno ha sensibilità e strumenti propri.
Per quanto riguarda Wanda Nara, però, il nostro Bophonet_It coglie in parte nel segno: molte critiche sono diventate eccessive perché forse sono cadute nel tranello della caratterizzazione (ci risiamo) di quella che, piaccia o meno, è l'agente di Icardi. Wanda ha usato metodi e parole che spesso abbiamo ascoltato da procuratori di assoluta popolarità come Raiola, senza assistere a pari levate di scudi. Ho già scritto qui che il punto resta un altro: il problema non è tanto rappresentato da Icardi o dalla sua compagna nonché procuratrice. E neppure dai paragoni con Zanetti. Il fatto è che l'Inter dovrebbe avere ora un ruolo da protagonista attivo, non passivo. Dovrebbe prendere posizione, gestire con vigore la tratattiva riportandola in un ambito meno pubblico eventualmente. Qui si valuta lo spessore della nuova struttura societaria.
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