ANSA
Ma che Paese è mai diventato oggi il nostro se deve essere Fedez a denunciare il Potere?
Quella successiva, la seconda, appartiene ad una sfera più alta e meno viscerale ma certamente più importante della prima perché riguarda direttamente lo status, pratico e morale, del nostro Paese. La domanda è molto semplice così come tremendamente desolante la risposta. In quale Italia stiamo vivendo se a ergersi come difensore dei più elementari diritti civili e umani deve scendere in campo un rapper miliardario scavalcando cloro i quali sarebbero tenuti a fare per primi la stessa cosa e a battersi per ottenere giustizia? Sia chiaro, evviva Fedez sul serio per ciò che ha detto e fatto. Però che tristezza nel dover assistere al silenzio assordante di chi avrebbe il dovere di combattere e battere il Potere al medesimo tavolo fa gioco. Lo facevano Enrico Berlinguer, Marco Pannella, lo stesso presidente Sandro Pertini. Chi avrebbe dovuto raccoglierne l’eredità ci ha lasciati indifesi e soli a cantare la canzone di un rapper contro il Sistema.