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  • Roma in lutto, è morto Giacomo Losi: è stato il recordman di presenze prima di Totti e De Rossi

    Roma in lutto, è morto Giacomo Losi: è stato il recordman di presenze prima di Totti e De Rossi

    All'età di 88 anni è scomparso Giacomo Losi, storico capitano della Roma diventato un simbolo indiscusso del club per le 15 stagioni passate nella Capitale. "Core de Roma", questo il suo soprannome, è stato a lungo il giocatore con più presenze del club (386) superato poi da Totti e De Rossi ed è stato fin da subito inserito nella Hall of Fame. E' arrivato anche messaggio della Roma affidato ai social: "Ci hai sempre amato, ti abbiamo sempre amato. Ciao Capitano, sarai nel nostro cuore per sempre".  

    Giacomo Losi era nato a Soncino, in provincia di Cremona, il 10 settembre 1935 e all'età di 14 anni esordisce nella squadra della sua città: nel 1951 si trasferisce per 500.000 lire alla Cremonese e due stagioni più tardi arriva la svolta della carriera, col trasferimento per 8 milioni nella Capitale. Una lunga storia d'amore che si protrae fino al 1969, quando lascia dopo due Coppe Italia (1964 e 1969) e una Coppa delle Fiere (1961) - la prima competizione internazionale di sempre a finire nella bacheca della Roma - con un bottino di 386 partite, di cui 299 da capitano. Non conquisterà mai lo scudetto, terminando al secondo posto in Serie nella stagione 1954/55. La sua ultima squadra da calciatore sarà il Tevere in Serie D.

    Come allenatore è stato tecnico in Serie D per la Tevere Roma (1970 – 1971). E’ stato poi allenatore ad Avellino, Turris, Lecce, Salernitana, Alessandria, Bari (con cui ottenne una promozione in Serie B nel 1976-1977), Banco di Roma, Piacenza, Casarano, Nocerina e Juve Stabia. A Roma è stato a lungo responsabile della scuola calcio Nuova Valla Aurelia (nel quartiere di Valle Aurelia) e ha allenato anche la nazionale Attori. Da ricordare anche la sua esperienza con la maglia della Nazionale, con cui colleziona 11 gettoni esordendo il 13 marzo del 1960 nell'amichevole persa 3-1 contro la Spagna a Barcellona. Fu quindi schierato in tutte le partite della squadra azzurra sino ai Mondiali del Cile del 1962, indossando anche la fascia di capitano allo Stadio Heysel di Bruxelles, nella partita Belgio-Italia del 13 maggio 1962, nella quale esordì il diciottenne Gianni Rivera.

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