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De Rossi: 'Baldanzi porta qualità. Smalling può tornare con l'Inter'. Poi il paragone Dybala-Totti
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Settimana piena di lavoro: che risposte ha avuto?
"La settimana piena è tanta roba per un allenatore, anche se siamo contenti che ripartano le coppe e vogliamo starci più a lungo possibile. Abbiamo lavorato tanto su diverse cose, puoi dare stimoli diversi che possono essere assimilati. Abbiamo spinto forte e i ragazzi hanno risposto benissimo di testa e di gambe".
Come si stanno inserendo Angelino e Baldanzi?
"Hanno qualità nelle giocate, nel posizionamento senza palla, nel calcio, nei primi passi. Mi piace che siano di qualità, poi l'inserimento dopo tre giorni è quello che è, ma anche nell'interazione con i compagni li vedo svegli.
Sulle scelte per la lista Uefa
"Io non ho fatto la lista Uefa, ho fatto i tre cambi che ci erano consentiti. Ho dato la precedenza alla formazione, con una doppia chance in tutti i ruoli. Avevo tre posti per cinque giocatori, come centrali eravamo tanti e ha pagato Huijsen, ma sia lui che Kristensen li reputo importantissimi, giocheranno in futuro. Ma purtroppo due dovevano rimanere fuori per forza".
Il punto della situazione su Renato Sanches e Smalling
“Sanches è un pochino più avanti di Smalling. Per Chris abbiamo modulato i carichi, faceva esercitazioni non troppo pesanti, Renato ha fatto tutti gli allenamenti con noi, ha completato il recupero ed è con noi, dobbiamo stare sempre attenti e sarà convocato. Smalling lo rivedremo forse con l’Inter o il Feyenoord”.
Si è fatto un lavoro anche sulla testa di Sanches?
“Quando vai dal dottore ti chiede come stai, non come stavi. Non è un passato felice dal punto di vista degli infortuni nell’ultimo annetto, ma ha dimostrato subito disponibilità, ma lo staff lo stava già curando. Lo vedo tranquillo e a posto psicologicamente, poi non so il passato. Tutti hanno bisogno di qualcosa, di cose diverse, l’allenatore bravo deve toccare i tasti giusti nei momenti giusti”.
Ritrova Ranieri
“Mi unisce un bel legame. Con lui ho vissuto i due momenti più emozionanti qui, l’anno in cui abbiamo sfiorato lo scudetto e l’anno in cui ci siamo accompagnati alla porta a vicenda, lasciando la nostra squadra del cuore. E quando questi momenti emozionanti li passi accanto a un uomo come lui è sempre un bel guadagno. Con il suo fare elegante e romanesco, l’intelligenza acuta, esci sempre arricchito da una chiacchierata con lui. Ho un affetto sincero per lui, mi farà più piacere rivederlo e batterlo stavolta dopo averlo ritrovato l’anno scorso a Cagliari. Oltre al rispetto come allenatore ho un affetto vero per lui”.
Sulle scelte a centrocampo
"E' un vantaggio avere giocatori bravi. L'Inter tiene fuori Asslani e Frattesi che sarebbero titolari ovunque. Poter alternare e ruotare a centrocampo è un vantaggio per me, poi dipende dall'avversario e pensare alle gare successive. E' un gioco divertente, meno quando lasci fuori i calciatori. Le squadre forti hanno tanti giocatori forti, con undici giocatori forti vinci una partita, con una rosa completa ottieni i risultati che vuoi".
Sull'utilizzo di Dybala
"Ci sono giocatori che hanno un talento e una lettura della giocata tale che una libertà in più glie la devi dare. L'importante è che quando lui si abbassa, qualcuno occupi il suo spazio davanti. Alcuni giocatori, come lui, negli ultimi venti metri hanno un paio di indicazioni, poi fanno come vogliono ma è giusto così. Ho giocato venti anni con Totti e nessuno gli diceva dove posizionarsi. Quando aveva la palla sapevamo di doverci buttare negli spazi perché poi la palla sarebbe arrivata".