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Lucarelli nella storia del Parma: 311 presenze d'amore. E non è finita qui
AL CUOR NON SI COMANDA - Quando nel 2015 il Parma fallì, Alessandro Lucarelli, già allora capitano, non ci pensò due volte e decise di rimanere nella nuova società ripartendo dal campionato di Serie D. Nel corso degli anni ha ricevuto diverse offerte da club di Serie A e B, ma non ha mai preso in considerazione nessun trasferimento. Questo perchè ha giurato amore eterno al Parma Calcio e si è ripromesso di portarlo nuovamente ad alti livelli e nel giro di due stagioni l'obiettivo è stato raggiunto. Lo scorso anno con l'emozionante vittoria ai play-off, 2 a 0 contro l'Alessandria, Lucarelli e compagni hanno riportato la società emiliana in Serie B. Come tutte le migliori favole, l'amore tra Lucarelli e il Parma sembra destinato a proseguire ancora a lungo, anche quando il capitano deciderà di appendere gli scarpini al chiodo: un posto per lui all'interno della società.
L'ULTIMA BANDIERA - Lucarelli, non è di certo un giocatore del livello di Totti, Del Piero e Maldini o per lo meno non ha avuto la possibilità di giocare in un grande club del calcio italiano, ma è da considerare comunque una bandiera vera e propria, forse davvero l'ultima rimasta in Italia, che ha avuto il coraggio di rimanere in una società nonostante un fallimento, che lo ha costretto a ripartire dal campionato dei dilettanti. L'amore dimostrato dal capitano per la maglia 'Crociata', lo ha reso un idolo di tutti i tifosi. Nel calcio di oggi, con il mercato che racconta di giocatori legati maggiormente ai soldi e alla fama ,la scelta fatta da Lucarelli è solo da applaudire ed ammirare.