Calciomercato.com

  • Getty Images
    Lotito punzecchia Commisso: 'Nessun regalo ai club di Serie A. Chi si opponeva alla rateizzazione voleva affossare lo sport italiano'

    Lotito punzecchia Commisso: 'Nessun regalo ai club di Serie A. Chi si opponeva alla rateizzazione voleva affossare lo sport italiano'

    La Fiorentina di Rocco Commisso, dall’arrivo del presidente italoamericano a Firenze ma soprattutto negli ultimi, ha continuato la sua personale battaglia contro la rateizzazione dei versamenti fiscali da parte delle società di Serie A, riscontrando quindi molti nemici nell’ambiente. Uno di questi è il presidente della Lazio Claudio Lotito, tra gli artefici dell’approvazione di suddetta nell’ambito della legge di bilancio, che quest’oggi ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport all’interno della quale non ha potuto fare a meno di lanciare qualche frecciatina al presidente gigliato. Queste le sue parole:

    "Siamo intervenuti per risolvere il problema. E credo sia stata trovata una soluzione ragionevole grazie all’impegno di Forza Italia, del presidente Berlusconi e di tutto il governo che, con il premier Meloni, ha garantito a tutto lo sport italiano gli strumenti per poter contrastare una crisi dovuta all’emergenza Covid e aggravata dal caro bollette. Gli esecutivi precedenti, quello Conte e Draghi, avevano dato risorse minime allo sport italiano. Mentre, al contrario, il mondo del cinema ha ricevuto a sostegno un miliardo a fondo perduto. E credo che la chiusura di un cinema non arrechi più danni della chiusura di uno stadio, di un palazzetto o di una piscina. Anche per i riflessi sociali ed economici che ne determina".

    Ha poi commentato le paroe di Renzi che sottolinea come, con questa iniziativa governativa, sia stato fatto un regalo al caclio italiano: “Nessun regalo, fare demagogia è facile. Ma le questioni in campo sono serie e con serietà andavano affrontate. Il premier ha giustamente spiegato e difeso le misure adottate, sfidando le strumentalizzazioni. E devo ringraziare il presidente Berlusconi per la sua sensibilità sui temi dello sport, più volte dimostrata in tutti questi anni e anche in questa occasione. E con lui tutto il gruppo di Forza Italia e la capogruppo Ronzulli per aver lavorato per risolvere questa problematica. Non c’è nessun aiuto a fondo perduto, neanche un euro. Non c’è nessun regalo. Tutto verrà versato nelle casse dello Stato, addirittura con una maggiorazione del 3%. La sospensione di quei versamenti aveva come logica conseguenza la loro rateizzazione. Il pagamento in 60 rate è già previsto per tutti i contribuenti che non hanno pagato. Ma la situazione in questo caso era diversa. Diversa in cosa?
 Perché le società sportive non sono state inadempienti e morose. E che cosa fa lo Stato? Dice no, abbiamo scherzato, niente più rate. Come se un cittadino chiedesse un mutuo in banca e nelle more ottenesse un prestito ponte e poi la stessa banca non gli concedesse più il mutuo e chiedesse in un’unica soluzione la restituzione del prestito. Meno male che si è trovata una soluzione! Vede, c’è una cosa che non capisco: da una parte tutti sono stati d’accordo, io per primo, a far assurgere lo sport a materia di rango costituzionale, vista l’importanza, il ruolo e la funzione che esercita. Dall’altra, questo è un mondo che è stato lasciato senza ristori”.

    Infine ha poi concluso: “Il compromesso finale, senza alcun danno per la collettività, prevede una rateizzazione che riguarda solo Iva e Irpef in 60 rate. Con il pagamento immediato del 3% di sanzione sull’intero ammontare e delle prime tre rate immediate. Per un valore di circa il 20% complessivo della somma da restituire. E chi si è opposto al provvedimento dovrebbe ammettere che ha tentato di affossare lo sport per difendere gli interessi di pochi e non l’interesse di tutti. Anche soggetti che avrebbero dovuto tutelare lo sport non l’hanno fatto”.
     
     

    Altre Notizie