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Lotito: 'Con Sarri ho scelto un'idea. Gli altri hanno ceduto i pezzi pregiati, io ho tenuto Milinkovic. E su Immobile...'
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha rilasciato un'intervista al quotidiano Leggo, nella quale ha parlato anche del suo rapporto con Maurizio Sarri: "Ci siamo capiti subito. Non lo conoscevo, però mi ha fatto immediatamente una grande impressione. Come ho già detto, Sarri è una persona che vive per il calcio. Per questo gli ho affidato un progetto ad ampio raggio, che mi sembra stia mostrando tutte le sue potenzialità anche in queste prime giornate di campionato. Com’è nata l’idea Sarri? Dopo l’uscita di scena di Simone Inzaghi, per certi versi improvvisa e inattesa, abbiamo scelto un allenatore in linea con le ambizioni di questo club. Non, dunque, un mister di transizione, ma uno in grado di far partire subito un progetto nuovo, che puntasse sui giovani e al miglioramento della rosa. Ho valutato tanti tecnici validi, più o meno blasonati. Ho scelto di non accontentarmi. Non ho preso un nome: ho scelto un’idea di fare calcio".
Sul mercato estivo: "È stato uno dei mercati più dispendiosi sotto il profilo economico, ma si è fatto un investimento per gettare le basi del rinnovamento necessario che attendeva il nostro parco giocatori. Avevamo figure e ruoli da coprire nell’immediato, ma anche bisogno di dare alla rosa più ricambi di quanti ce ne fossero lo scorso anno. Senza fare collezioni di figurine, ma comprando chi fosse veramente utile. E, cosa che molti brillanti commentatori trascurano, non abbiamo venduto le nostre pedine migliori, a partire da Sergej Milinkovic-Savic. Altre grandi squadre hanno sacrificato tasselli importanti, noi no".
Sull'arrivo di Romagnoli: "Essere laziali è un plus importante, perché aiuta a entrare da subito in sintonia con questi colori. Da solo però non basta. Prima di tutto viene l’aspetto tecnico e Romagnoli è davvero quel che ci serviva, per capacità ed esperienza internazionale. Del bianco e celeste ti innamori da bambino, così è stato per Romagnoli, oppure giocandoci: penso che Immobile, Milinkovic, ma anche altri che sono qui da meno tempo di loro, siano diventati ormai tifosi della squadra in cui giocano".
Su Immobile: "Trovo incredibile che un giocatore così non sia celebrato come merita. La Lazio non vuole trattamenti di favore da nessuno. E lo stesso vale per i suoi calciatori. Vorrebbe soltanto che fosse guardata la realtà. Un giocatore che segna moltissimi gol da anni, che è sempre decisivo, con colpi da grande giocatore, va sui giornali per vicende che nulla hanno a che vedere con le sue qualità umane e sportive. Ha vinto la sua Scarpa d’Oro ma forse a qualcuno dà fastidio che stia alla Lazio. Lo conosco e so che ama i tifosi laziali e questa società proprio perché lo fanno sentire ogni giorno importante".
Sul mercato estivo: "È stato uno dei mercati più dispendiosi sotto il profilo economico, ma si è fatto un investimento per gettare le basi del rinnovamento necessario che attendeva il nostro parco giocatori. Avevamo figure e ruoli da coprire nell’immediato, ma anche bisogno di dare alla rosa più ricambi di quanti ce ne fossero lo scorso anno. Senza fare collezioni di figurine, ma comprando chi fosse veramente utile. E, cosa che molti brillanti commentatori trascurano, non abbiamo venduto le nostre pedine migliori, a partire da Sergej Milinkovic-Savic. Altre grandi squadre hanno sacrificato tasselli importanti, noi no".
Sull'arrivo di Romagnoli: "Essere laziali è un plus importante, perché aiuta a entrare da subito in sintonia con questi colori. Da solo però non basta. Prima di tutto viene l’aspetto tecnico e Romagnoli è davvero quel che ci serviva, per capacità ed esperienza internazionale. Del bianco e celeste ti innamori da bambino, così è stato per Romagnoli, oppure giocandoci: penso che Immobile, Milinkovic, ma anche altri che sono qui da meno tempo di loro, siano diventati ormai tifosi della squadra in cui giocano".
Su Immobile: "Trovo incredibile che un giocatore così non sia celebrato come merita. La Lazio non vuole trattamenti di favore da nessuno. E lo stesso vale per i suoi calciatori. Vorrebbe soltanto che fosse guardata la realtà. Un giocatore che segna moltissimi gol da anni, che è sempre decisivo, con colpi da grande giocatore, va sui giornali per vicende che nulla hanno a che vedere con le sue qualità umane e sportive. Ha vinto la sua Scarpa d’Oro ma forse a qualcuno dà fastidio che stia alla Lazio. Lo conosco e so che ama i tifosi laziali e questa società proprio perché lo fanno sentire ogni giorno importante".