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    Lookman il volto di un'Atalanta da Scudetto. Theo Hernandez è un problema per il Milan

    Lookman il volto di un'Atalanta da Scudetto. Theo Hernandez è un problema per il Milan

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    "Ehi, look man"! Guarda, anzi guardate tutti voi uomini di calcio, che questa Atalanta è forte, fortissima come il suo uomo di punta, che si chiama Ademola Lookman, "quello" della tripletta di Europa League che adesso diventa "questo" del tricolore Scudetto. Chissà. Certo che la vittoria sul Milan significa primato in classifica almeno per un week end. Complimenti a una squadra meravigliosa che vola sullo slancio di nove vittorie consecutive e da Bergamo Alta guarda tutti dall’alto, sfruttando il drone dell’anticipo del venerdì sera. L’Atalanta comanda la serie A, almeno per un week end. Certo, il Napoli ha la possibilità di tornare capolista, battendo la Lazio. Ma domenica notte Antonio Conte sarà assai sotto pressione.

    Pressione sul Napoli che peraltro aveva già messo l’Inter qualche ora prima. Nella squadra di Inzaghi, stanno tutti bene. Tutti meno uno: Lautaro. Il capitano non segna (in Italia) da un mese. E anche se prova a far finta di nulla, si vede che soffre l’astinenza. Che i gol non siano tutto, nella vita, è peraltro testimoniato dalla panchina per 76 minuti che Gasperini ha impartito a Retegui. Che non sarà un fenomeno - d’accordo - ma è pur sempre il miglior marcatore della Serie A. Boh…

    Retegui era l’unica perplessità di una partita piena di certezze. Malgrado la sconfitta, il Milan ha ritrovato dignità perfino nei giocatori più criticati (Emerson Royal) o più “panchinati” (Rafa Leao). Sarà anche merito del gelo invernale, ma non solo per scaldarsi il portoghese corre e si sbatte. In più, offre l’assist che Morata spinge dentro per il pareggio. Voto alto a tutti e due, anche se alla fine spariscono. Sospirone di sollievo per Pulisic (non dovrebbe essere nulla di grave) e soliti applausi per le certezze Gabbia e Reijnders.

    Come per l’Inter, il problema del Milan indossa la fascia da capitano: Theo non è più quello dei momenti belli. Lo si nota anche nel primo gol subìto, quando De Keteleare gli mangia in testa anche se - va detto - almeno il 51% della responsabilità va a Maignan che scivola sulla linea di porta anziché occupare l’area piccola. Incomprensibile.

    Comprensibilissima invece la gioia dei tifosi bergamaschi a fine partita. Sembra una favola. Non lo è. È semplicemente l’Atalanta. La Dea del campionato.

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    Utente vxl 17111
    Utente vxl 17111

    Domanda: Theo definito fino a pochi mesi fa il miglior esterno del mondo vero Sabatini? E' chiar...

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