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Lombardia, Fontana: 'Nuove misure non drammatiche. Didattica a distanza, stretta su movida e stop a dilettanti'
Tutti quanto ritengono in maniera condivisa che sia necessario chiedere che si proceda a una didattica a distanza non assoluta ma parziale per le scuole superiori, che ci possa essere un'alternanza scuola-casa. Allo stesso tempo abbiamo chiesto di organizzare una distribuzione per l'inizio delle attività scolastica. Un altro argomento che tutti hanno condiviso è stato chiedere al sistema universitario la possibilità anche in questo caso di insistere sulla didattica a distanza, eccezion fatta per matricole e specializzandi.
Abbiamo pensato che sia opportuno sospendere ogni attività negli sport di contatto, anche per la categoria dilettanti senza però sospendere gli allenamenti.
Abbiamo concordato di chiedere al governo di insistere sullo smart-working, aumentando le percentuali.
Sulla movida tutti propongono una riduzione delle condizioni stabilite dal Dpcm, sottoporremo queste due-tre proposte al CTS per avere una risposta. Così come chiederemo un parere sull'occupazione e la presenza dei tifosi all'interno dei palazzetti. Esiste un numero stabilito e una precedente ordinanza che è stata confermata, faremo fare una valutazione anche su questo.
Sale bingo e sale giochi dovrebbero subire dei ridimensionamenti.
Un'altra cosa che ritengo estremamente importante è il divieto del consumo di bevande sul suolo pubblico oltre una certa ora. Da che ora? Non è ancora stabilito, penso sarà verso le 22. Non c'è ancora un'idea precisa, vogliamo ascoltare un attimo il CTS. E' stato chiesto che si proceda a maggiori controlli per far sì che queste misure trovino maggior rispondenza.
Orari locali? Non sono misure drammatiche e non vanno a impedire le attività, sono solo ridimensionamenti rispetto a quanto contenuto nel Dpcm. Chiusura ristoranti e locali alle 21? Si parla di tante cose, ma non credo che questa sarà una proposta presentata. Se non faremo in tempo a presentare l'ordinanza lo faremo domani.
Sono meno preoccupato rispetto a marzo, ora abbiamo una maggior coscienza di quello che sta succedendo e risposte più opportune dal punto di vista medico, perché un pochino di più conosciamo questo virus. I lombardi devono essere meno preoccupato ma molto attenti alle misure impartite, altrimenti c'è il rischio che la cosa degeneri.
Con il governo ci sono incontri costanti. Problema a individuare focolai? Non c'è nessun problema perché non ci sono focolai. Ci sono zone nelle quali c'è una maggior diffusione come Milano, Monza e Varese, e altre con una minor diffusione. Ma purtroppo è diffuso in tutta la Regione. Con numeri così alti i tracciamenti sono più complessi.
L'ordinanza sarà uniforme".