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Llorente: 'Mi manca la Juve, tornerei di corsa. Buffon è il miglior capitano che ho avuto, può giocare fino a 45 anni'
Ai tempi del Siviglia aveva saltato la partita di Torino: come si immagina il suo primo ritorno allo Stadium da avversario?
"Sarà una sensazione bellissima. Ho vissuto momenti indimenticabili, vinto cinque titoli, raggiunta una finale di Champions. Sui social i tifosi mi dimostrano tuttora grande affetto. Mi fanno sentire importante come se fossi stato lì non 2 anni ma 10".
Dovesse giocare dall’inizio in coppia con Kane, come al Bernabeu, ha messo in conto qualche “botta” da Chiellini?
"Sono pronto e... abituato: mi sono allenato due anni con lui (risata). Giorgio gioca come si allena, è super professionale. Pazzesco. Vorrei averne undici di Chiellini in squadra. La difesa della Juventus è fantastica, per un attaccante segnare contro di loro ha il sapore dell’impresa".
Meglio questa Juventus o quella che lasciò nel 2015?
"Cambia ogni anno, ma resta al top. Fare 102 punti in campionato come il primo anno in cui ero a Torino io sarà dura... Il Napoli sta disputando una stagione strepitosa, però penso che alla fine la Juve vincerà lo scudetto di nuovo. Me lo auguro: in serie A tifo per i miei ex compagni".
Come arrivate agli ottavi di Champions?
"Siamo una squadra giovane, ma in crescita, e in Europa abbiamo già vinto contro il Real Madrid. Sogniamo di arrivare fino in fondo e sappiamo che per riuscirci bisogna battere i migliori, a partire dalla Juventus. La Coppa è strana, può succedere di tutto. Vale anche per la Juve: se passano, poi possono pure trionfare".
Dovesse descrivere Kane a un bambino?
"Attaccante completo, bravissimo spalle alla porta, trova il gol dal nulla. Come dico a lui: in testa ha un radar che gli segnala la porta. E poi Harry è super professionale, tipo Chiellini. Qui è felice, cura ogni dettaglio per migliorarsi. E’ fortissimo, ma vedrete che lo diventerà ancora di più".
Il Tottenham non è soltanto Kane...
"Il Tottenham è Pochettino. Kane è fenomenale, però ha bisogno dei compagni. Il nostro allenatore, invece, ha avuto un ruolo decisivo per la crescita del club. Ora siamo tra le big e c’è un clima armonioso, da famiglia".
Allegri è al quarto anno con la Juventus: stupito?
"La Juve è difficile da lasciare. Io sono uscito da Vinovo piangendo, con i lacrimoni. Ed è vero quello che ho sentito dire da Trezeguet: solo quando lasci la Juventus capisci davvero quello che avevi. A me manca tanto, ci tornerei sempre. E’ speciale perché, pur essendo un club enorme, all’interno è una famiglia. L’immagine della Juve è bella anche qua e io la innalzo ulteriormente: faccio una gran pubblicità...".
Un discorso motivazionale di Buffon che non dimenticherà?
"Più che un aneddoto, di Gigi mi resterà sempre il suo carattere bellissimo. E’ il miglior capitano che abbia mai avuto. Ci siamo sentiti per i suoi 40 anni. Come ho detto a lui: è così in forma che può arrivare a 45 in campo".