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    Liverpool: 150 milioni buttati

    Liverpool: 150 milioni buttati

    14 punti dopo 12 giornate di campionato, solo nella stagione 1992/93 la partenza in campionato del Liverpool era stata peggiore. Già 6 le sconfitte in campionato e quella col Crystal Palace (la terza di fila dopo quelle con Newcastle e Chelsea) è stata la più pesante anche sotto il profilo del gioco. La zona Champions League rimane alla portata, perchè 5 punti non è un gap incolmabile e perchè chi precede i Reds in classifica, Tottenham, Everton e Manchester United su tutti hanno avuto al momento un rendimento altalenante. Nell'ottica di una corsa per il terzo e il quarto posto che coinvolga tante squadre, a spaventare la formazione di Brandon Rdogers deve essere in particolare la risalita dello United di van Gaal che, al netto della sequenza infinita di infortuni, ha mostrato anche contro l'Arsenal progressi sul piano della compattezza e dell'identità di gioco, oltre ad avere una rosa con tante stelle in grado di risolvere la partita da un momento all'altro.

    MERCATO FALLIMENTARE - Ma è guardando soprattutto al suo interno che il Liverpool si scopre incredibilmente fragile, dopo aver investito circa 150 milioni di euro sul mercato, 60 in più degli 81 incassati dalla cessione di Luis Suarez al Barcellona. Nell'ultimo ko in campionato, tra i nuovi acquisti Manquillo e Lovren sono stati tra i peggiori in una banda del buco che ha già concesso 18 reti agli avversari, Alberto Moreno e Markovic sono rimasti in panchina tutta la partita, Emre Can quasi e la "stella" Balotelli era addirittura in tribuna causa infortunio. Lallana non è ancora il bel giocatore ammirato lo scorso anno nel Southampton di Pochettino (e forse non lo sarà mai) e, a conti fatti, il bomber di scorta Lambert è uno dei pochi a salvarsi, gol a parte. A questo va aggiunto che Rodgers ha cambiato già quattro volte il modulo nel corso della stagione, passando dal 4-2-3-1, al 4-1-4-1, al 4-3-1-2 e proponendo nelle ultime settimane il 4-3-3.

    L'OMBRA DI KLOPP - Oltre all'addio dell'uruguaiano, la mancanza di un attaccante bravo sotto porta e ad attaccare gli spazi e nel contempo ad esaltare le caratteristiche dei suoi compagni di reparto come Sturridge (fresco di ricaduta dal primo infortunio muscolare patito in stagione) è un'altra delle cause delle sofferenza offensiva di una squadra che anche lo scorso si faceva preferire per l'efficacia del suo gioco offensivo piuttosto che per la tenuta del reparto arretrato. Poco equilibrio dettato anche da un centrocampo con poca qualità e leadership che non può contare sulla presenza di un Gerrard comunque sul viale del tramonto. Forse era proprio in questo reparto che il club avrebbe dovuto rinforzare maggiormente con i proventi della cessione di Suarez e sul banco degli imputati finisce direttamente anche il manager. Tolta l'esaltante cavalcata dello scorso anno, quella attuale resta di essere la seconda stagione completamente gettata al vento da Rodgers, che contro Ludogorets e Basilea si gioca anche la qualificazione agli ottavi di Champions League e probabilmente il posto. Le voci di esonero iniziano a rincorrersi con una certa insistenza e il nome del mago di Dortmund Jurgen Klopp rischia di diventare qualcosa di più di una suggestione di mercato.

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