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    LITTLE ITALY 2013: Lippi e Ancelotti sul podio, flop Ravanelli e Viviano

    LITTLE ITALY 2013: Lippi e Ancelotti sul podio, flop Ravanelli e Viviano

    Gli italiani sono un pò dapperttutto. In ogni angolo del pianeta, a New York come a Kuala Lumpur, dall'Inghilterra a Tonga. Siamo un popolo di viaggiatori, ma anche di calciatori e allenatori. Due di questi fanno parte della top 3  del 2013 degli italiani all'estero, Carlo Ancelotti e Marcello Lippi. L'ex tecnico del Milan merita il podio per il titolo di campione di Francia ottenuto con il Paris Saint-Germain e per il passaggio al Real Madrid, il club più ricco e chiacchierato del mondo, in cerca di una guida meno rumorosa e guerrafondaia di Mourinho. Voto alto anche per il ct campione del Mondo con l'Italia nel 2006. Il suo Guangzhou Evergrande ha trionfato nella Superlega cinese e ha alzato al cielo la Coppa di campione d'Asia, sfiorando il triplete (sconfitta nella finale di Coppa di Cina contro il Guizhou Renhe) e conquistando la semifinale del Mondiale per Club (ko contro il Bayern Monaco). Merita il podio anche Graziano Pellé, che in Olanda al Feyenoord è rinato, diventando uno uno degli attaccanti più interessanti d'Europa. Dopo i 29 gol in 34 partite della scorsa stagione, l'ex attaccante di Parma, Cesena e Sampdoria da agosto a dicembre ha già timbrato il cartellino 16 volte in 20 gare.

    Sono tanti gli italiani all'estero che hanno vissuto un anno da dimentare, nei primi tre posti c'è sicuramente Fabrizio Ravanelli, scelto dall'Ajaccio come nuovo allenatore ed esonerato dopo 12 giornate per i risultati scadenti (solo 7 punti conquistati). Gli fa compagnia Paolo Di Canio che al Sunderland ha fallito in tutto: sul campo (media punti da retrocessione) e fuori, nel rapporto con tifosi e giocatori.  Sul gradino più alto del podio Emiliano Viviano: zero presenze e una sola panchina con l'Arsenal, al negozio ufficiale dei Gunners non vendono nemmeno la sua maglietta.

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