Calciomercato.com

  • Lione, colpo Grosso: 'Riporto in alto questo club'. Il modello Frosinone per far esplodere Cherki e Nuamah

    Lione, colpo Grosso: 'Riporto in alto questo club'. Il modello Frosinone per far esplodere Cherki e Nuamah

    • Andrea Distaso
    Fabio Grosso e l’Olympique Lione, un discorso interrottosi nel 2009 quando il campione del mondo salutò la Francia per accasarsi alla Juve, e che riparte in uno dei momenti più complicati della storia de Les Gones. Lo storico presidente Jean-Michel Aulas ha ceduto il passo all’imprenditore statunitense John Textor, in un clima tutt’altro che collaborativo e caratterizzato da ripicche e dispetti reciproci sulla pelle del club, che naviga nei bassifondi della Ligue 1 e ha già dovuto provvedere all’esonero di Laurent Blanc. Appena 2 punti conquistati nelle prime 5 giornate e l’obiettivo minimo dichiarato del quarto posto (che conduce ai turni di qualificazione della prossima super Champions) già lontano 7, ma soprattutto una squadra disorientata e in cerca di un’identità tattica precisa. Anche perché la materia prima non manca e starà a Grosso, che già a Frosinone ha saputo compiere un miracolo con diversi giovani, trovare il modo di far riesplodere l’entusiasmo.

    MERITO DEL FROSINONE - “Bisogna essere determinati e coraggiosi, questa è la cosa più importante. Poi si potrà parlare di tattica, ma servono queste due caratteristiche. Appena ho avuto il tempo di lavorare bene le cose sono andate piuttosto positivamente. Sogno qualcosa di grande per il futuro, vogliamo riportare il club dove merita”, sono state le sue prime parole. Un allenatore, Grosso, che ha piacevolmente impressionato col suo calcio spettacolare nell’ultima Serie B e la cui fama è arrivata anche all’estero (oltre alla Sampdoria), visto e considerato che pure il Marsiglia ci ha fatto più di un pensiero prima di virare su Marcelino: "Appena è arrivata la chiamata è stata la mia prima scelta. Colgo l'occasione per ringraziare le persone che hanno condiviso questi ultimi due anni e mezzo a Frosinone, è grazie a loro se sono qui. È qualcosa di grande per me essere qui. Lavorerò per ripagare la fiducia". Una fiducia da conquistare in fretta perché, dopo aver assistito al soporifero pareggio contro il Le Havre, Grosso esordirà nella complicata trasferta di Brest, sul campo di una squadra sorprendentemente seconda in classifica dopo 5 partite.

    QUANTO TALENTO - E’ altamente probabile che l’allenatore italiano ripartirà dal suo 4-3-3, visto nell’ultimo turno di campionato, alternato al 4-2-3-1 di Blanc in questo avvio di stagione: il Lione è una squadra costruita per attaccare e che, al netto di una partenza pesante come quella di Barcola, vanta diversi calciatori in grado di riportare Lacazette a vedere regolarmente la porta avversaria: il capitano dell’OL è fermo ad un solo gol dopo i 31 in 39 partite della passata annata. Cherki e il neo-arrivato Nuamah - colpo extralusso da 30 milioni di euro mascherato dal prestito ottenuto dal club amico del Molenbeek per ragioni di Fair Play Finanziario - sono compagni di avventura di tutto rispetto, con Jeffinho e Diego Moreira come valide alternative. 63 reti fatte e 26 quelle subite dal Frosinone di Grosso nell’ultima stagione: miglior attacco e miglior difesa, a dimostrazione del fatto che nel calcio dell’allenatore abruzzese non si possa prescindere da un equilibrio generale per ottenere grandi risultati. Ed inevitabilmente statistiche ben diverse da quelle attuali: appena 3 i gol segnati dal Lione e ben 10 quelli incassati. Determinazione e coraggio, poi arriverà la tattica: se lo dice Grosso, è bene fidarsi.
     

    Altre Notizie