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    Inter, Skriniar bocciato dopo PSG-Nizza: Inzaghi ha 3 buoni motivi per non rimpiangerlo

    Inter, Skriniar bocciato dopo PSG-Nizza: Inzaghi ha 3 buoni motivi per non rimpiangerlo

    • Fausto Vassoney
    L'Inter si avvicina al derby della Madonnina e lo fa appoggiandosi sulle sue certezze: un attacco efficiente, un centrocampo che gira e soprattutto una difesa solida. Il reparto davanti a Sommer, che in queste prime tre uscite ha contribuito a mantenere la porta inviolata, è il risultato del lavoro che in questi anni è proseguito al netto di un problema evidente: Milan Skriniar. Lo slovacco nella scorsa stagione è rimasto fuori squadra, in virtù della sua scelta chiara di partire in direzione PSG. Oggi, all'indomani della sconfitta per 3-2 dei parigini in casa contro il Nizza, Skriniar è già in discussione all'ombra della Tour Eiffel.

    CROLLO PSG - Il Paris, nella serata di ieri, si è arreso sotto i colpi del Nizza, regalando tre punti e non colmando così il gap col Monaco capolista. A poco è servita la doppietta di Mbappé, vista la doppietta altrettanto sonora di Terem Moffi, centravanti arrivato a gennaio dal Lorient. E buona parte delle responsabilità ricade proprio su Skriniar, incaricato di marcare l'attaccante rossonero e per questo bersagliato dalla critica francese. L’Equipe colpisce duro con un pesante 3:"Di questo passo lo slovacco diventerà un vero problema. Tormentato notevolmente nel duello da Moffi. Perde l'uno contro uno contro il nigeriano e indietreggia molto sull'azione del 3° gol. I giocatori del Nizza godono della sua lentezza e della sua mancanza di mobilità. Sotto pressione, sembra friabile". Un giudizio a dir poco tranchant, per dirlo alla francese. 

    I 3 MOTIVI - Dall'altra parte l'Inter, che aveva salutato non senza mugugni Skriniar, non sembra soffrire la sua assenza. Già nella scorsa stagione - con Skriniar separato in casa - i nerazzurri erano riusciti a tappare le perdite, con il consolidamento di Darmian come braccetto di destra: è lui il primo motivo che non fa rimpiangere lo slovacco. Quest'anno poi, l'inizio del campionato sembra confermare e corroborare questo trend: nessun gol subito nelle prime 3 giornate (meglio di tutti in Europa) e altri 2 buoni motivi per dimenticare il centrale ex Sampdoria. Uno è sicuramente Benjamin Pavard, arrivato per colmare proprio quel vuoto in rosa portando esperienza e qualità al reparto difensivo nerazzurro. Il francese è ancora in attesa di esordire con i nuovi compagni, ma il valore dell'investimento ed il curriculum dell'ex Bayern sicuramente lasciano dormire sonni tranquilli ad Inzaghi. Se a questo si aggiunge (oltre al sempre puntuale Alessandro Bastoni sulla sinistra) il ritrovamento di Stefan De Vrij, il quadro è ancor più rassicurante. L'olandese, chiamato a sostituire l'infortunato Acerbi, ha risposto presente nelle prime 3 giornate di campionato, dando linfa nuova alla difesa. Insomma, mentre Skriniar traballa, la difesa interista si consolida. Rimane il rammarico di Marotta per averlo perso a zero, ma a Parigi non sembra essere ancora sbocciato il migliore Skriniar.

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