Ligue 1: incredibile ha vinto l'Arles! Psg e Hoarau, yes you can. Marsiglia ko
E' il campionato dell'equilibrio e la 12esima giornata l'ha confermato. Ben 19 squadre in otto punti. Tra zona retrocessione e Champions League ci sono solo sei lunghezze, l'Europa è un obiettivo alla portata di tutti. A differenza degli altri anni in Francia non c'è un vero leader. Colpa delle grandi (Lione, Marsiglia, Bordeaux) che stentano, merito delle piccole che sognano in grande.
Guida sempre il Brest, ma è una favola che sembra destinata a finire. Roux e compagni, al primo grande esame da grande, cadono a Lille sotto i colpi di Sow, Gervinho e il baby belga Hazard, perdendo un'imbattibilità che durava da otto giornate. A solo un punto di distanza c'è il Rennes fermato in casa dal Lione, legato come spesso accade in questa stagione, alle giocate di Bastos. Sale al terzo posto, a meno due dalla vetta, il Paris Saint-Germain che batte il Marsiglia, nell'ennesimo derby delle polemiche per l'assenza forzata dei tifosi ospiti. Un successo che mancava da sei anni e cinque partite (tre sconfitte e due pareggi), firmato da Erding e Hoarau, il sosia di Barack Obama che piace tanto allo Schalke. Nella lotta per il titolo c'è anche il club della capitale.
Cade il Saint-Etienne di Payet in casa con il Lorient, trascinato dalla doppietta di Gameiro, rallenta il Bordeaux fermato a Valenciennes, mentre trova la prima vittoria in campionato l'Arles Avignon in casa contro il Caen: decide la doppietta del 35enne Kaba Diawara.