Liga: Ronaldo, impara da Messi. Mou, sai anche perdere? Costa nella storia
E' antipatico, provocatore, sicuro di sè. Ma vincente. E nel calcio vincere conta più di tutto. José Mourinho è arrivato al Real Madrid con l'obiettivo di alzare trofei e mettere fine all'egemonia del Barcellona. Siamo solo a novembre, ci sono ancora tante partite da giocare, ma la strada è quella giusta. I tre punti conquistati a Gijon, in uno clima caliente per la querelle della vigilia con il tecnico dello Sporting Preciado, sono la dimostrazione che questo Real sa soffrire. La casella delle sconfitte recita un grosso 0, quella dei gol subiti dice 5 (in 11 partite), ovvero una media di 0.45 gol a partita. Merito di una difesa attenta, della crescita di Marcelo e delle parate di Casillas, sabato sera mostruoso su Barral. E là davanti, prima o poi, un gol arriva. A Gijon ci ha pensato Higuain, per la sesta volta in campionato. Voti alti per tutti, o forse no. L'insufficienza, per una volta, se la merita Cristiano Ronaldo. Lo Sporting l'ha picchiato tutto il match, ma il suo atteggiamento ancora una volta ha lasciato a desiderare. Essere campione vuole anche dire rispettare l'avversario e il portoghese anche a Gijon, da questo punto di vista, ha deluso. Cosi come Mou che dopo aver vinto, sul campo, la sua sfida personale con Preciado, ha gettato benzina sul fuoco, provocandolo a fine gara.
Un altro campione, questa volta di tutto, ha illuminato l'undicesima giornata di Liga. Leo Messi ha trascinato il Barcellona nella vittoria in casa contro il Villarreal. Due gol, uno spettacolare. Forse non vincerà il pallone d'Oro, ma al mondo il più forte sembra essere ancora lui. Il sottomarino giallo ha giocato un buon match, ha trovato il momentaneo 1-1 con Nilmar, ha creato più di un problema con Giuseppe Rossi (radiomercato parla di un'interesse proprio dei blaugrana per giugno) ma battere il Barcellona, come l'hanno scorso, è tornata ad essere un'impresa. Il Villarreal rimane terzo, ma con solo tre punti di vantaggio su Valencia e Siviglia. I pipistrelli cancellano il ko del Sanchez Pizjuan battendo il Getafe ( a segno Navarro e l'ex Montpellier Costa, il gol numero 4000 della storia del Valencia), la squadra di Manzano espugna La Romareda di Saragozza grazie allo squillo di Negredo nel recupero e conquista la quarta vittoria consecutiva.
Si rialzano Malaga ed Hercules (Trezeguet a segno nel 2-1 contro la Real Sociedad del gioiello Griezmann, ancora in gol), non va oltre il pareggio l'Espanyol, fermato a Santander sullo 0-0. Bene Atletico, grazie al ritrovato Forlan, e Athletic Bilbao, del bomber Llorente, che sabato sera sarà di scena al Bernabeu.