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Liga: la parata di Ramos e arbitri ciechi. Gijon, botte al pub! Chi paga i debiti?
Noi italiani siamo esterofili per natura. A volte evidenziamo i nostri difetti, altre i pregi altrui. Eppure basterebbe usare lo stesso metro per cui ci auto-condanniamo e forse anche gli altri non ci sembrerebbero tanto perfettini. Prendiamo la Liga, il campionato con le due squadre più forti del mondo. E' praticamente chiuso da un mese, registra clamorose sviste arbitrali ogni domenica e anche in fatto di inciviltà se la gioca con la nostra serie A. Senza contare i debiti...
La prova l'abbiamo avuta nell'ultimo weekend. Quello successivo alle polemiche per il gol fantasma di Vela nel derby basco tra Athletic e Real Sociedad. I fischietti spagnoli non la smettono di prendere fiaschi. Uno, clamoroso, al 90' di Betis Siviglia-Real Madrid, con la capolista in vantaggio per 3-2. Su di una mischia, il pallone arriva dalle parti di un andaluso, che calcia al volo. Il difensore blanco si oppone con corpo, gambe e soprattutto braccia, respingendo il tiro a botta sicura. Risultato? Niente penalty, la squadra di Mourinho conserva la vetta tra le polemiche.
Non che a Barcellona abbiano poi molto da parlare. Soprattutto per quanto riguarda i rigori negati. Basta riportare alla memoria la sfida con l'Atletico del 26 febbraio scorso, con il tocco di mano evidente di Busquets proprio negli ultimi minuti con la sfida sul 2-1 per i blaugrana. Insomma, la Liga è costellata di errori arbitrali. Come e più della Serie A.
E fuori dal campo le cose non vanno molto meglio. Leggere per credere ciò che è successo sabato notte a Gijon. Il presidente del Siviglia Del Nido, reduce dalla sconfitta dei suoi contro la squadra locale dello Sporting, si è recato in un pub del centro insieme a degli amici. Brutta idea, perché i sostenitori asturiani non lo amano particolarmente. Infatti Del Nido è stato preso di mira da cori e insulti pesanti. "Ladrone, corrotto" e via dicendo. Il patron andaluso non ha reagito, ma i suoi accompagnatori sì. Ne è nata una rissa, sedata solo dalla polizia.
Tutto il mondo è paese. Anche in fatto di debiti. Di ieri la notizia che il massimo campionato spagnolo ha quasi 500 milioni di euro di pendenze con il fisco. Per la serie, anche i ricchi piangono.