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Liga-Cvc, è caos. La Rfef attacca: 'Accordo totalmente illegale, siamo pronti ad agire'. La replica di Tebas
IL TESTO - La RFEF ha avuto modo di esaminare prima dell'Assemblea di domani e con un margine di sole 48 ore la documentazione fornita - non sappiamo se in modo completo - dalla LNFP che struttura l'operazione da essa voluta e CVC. Tale operazione, effettuata in assenza della minima pubblicità e concorrenza nella selezione dell'aggiudicatario, si articola in due parti: quella relativa alla commercializzazione dei diritti audiovisivi, da una parte; e il resto delle attività della LNFP, che costituiscono un gruppo eterogeneo, dall'altra.
Per quanto riguarda gli accordi tra LNFP e CVC relativi ai diritti audiovisivi di società e società sportive, la RFEF deve esprimere la sua opposizione. Non solo per ragioni legali, che indubbiamente genereranno numerosi contenziosi derivanti dall'accordo e potrebbero mettere in dubbio la propria fattibilità, poiché è destinato a forzare all'estremo alcune istituzioni legali; ma anche per ragioni economiche, dal momento che i diritti di club sono pesantemente tassati per i prossimi cinquant'anni in cambio di una piccola somma di denaro. Ma la cosa più importante è che l'accordo aumenta le disuguaglianze e, in modo capitale e definitivo, rende impossibile una ragionevole evoluzione del formato della competizione calcistica professionistica in Spagna, facendo sì che in pratica ed in applicazione dell'accordo la competizione sia pietrificata senza possibilità di evoluzione o possa essere modificata solo quando un terzo esterno alla struttura sportiva lo decida o acconsenta, fatto che viola in maniera flagrante la legge e il modello sportivo europeo. Inoltre, dimenticatevi dei club che giocano competizioni non professionistiche che, al momento della loro promozione a competizioni professionistiche, vedranno che i loro introiti saranno ridotti nella retribuzione di CVC, senza aver ottenuto alcun beneficio dal contributo di quell'ente.
Se ci sono club che, con i loro diritti inalienabili e indisponibili da terzi, vogliono indebitarsi volontariamente, non c'è problema a farlo, sia che si considerino le condizioni di mercato sia che siano usurai, ma non attraverso un contratto illecito che li obblighi a tutti, attraverso la falsa attribuzione in favore della LNFP di diritti che essa non possiede. Inoltre, vediamo poco rigoroso e molto opportunistico, cercare di andare oltre i confini della legge per raggiungere un accordo economico terribile e deplorevole per il futuro di tutto il calcio spagnolo e, invece, fantastico per un fondo e altri possibili beneficiari.
La RFEF deve anche avvertire che non permetterà di ridurre il contributo al modesto calcio che deriva da questi diritti audiovisivi durante quei cinquant'anni. Il regio decreto-legge 5/2015 ha istituito un modello di marketing centralizzato molto vantaggioso per la LNFP, stabilendo controlli e contributi obbligatori per determinati scopi. Se la LNFP ora intende aggirare i controlli e ridurre i contributi a cui la obbliga il regio decreto legge, la RFEF sarà obbligata a intraprendere le opportune azioni legali per difendere i propri diritti e quelli del calcio non professionistico. A questo punto, va ricordato che il Consiglio superiore dello sport si troverebbe nella stessa situazione della RFEF.
Per quanto riguarda il resto delle attività della LNFP, la RFEF si limita a verificare che intende creare un nuovo assetto societario, il cui unico scopo è che il Presidente della LNFP diventi Presidente della nuova entità, ricevendo anche nuove emolumenti per questo ed evitando i già pochi controlli che ora gli vengono imposti.
In definitiva, analizzando l'operazione in una prospettiva cinquantennale, che è quella prevista da LNFP e CVC, nonché i suoi contenuti, dobbiamo concludere che essa eccede quanto si potrebbe intendere per commercializzazione dei diritti audiovisivi al che i poteri della Lega sono limitati e possono influenzare irreversibilmente il futuro della competizione.
La RFEF, a conoscenza delle varie lamentele e commenti fatti da vari club di Prima e Seconda Divisione, ha comunicato la sua ferma opposizione a questo accordo, attraverso un burofax inviato alla LNFP.
COMUNICADO | LA RFEF CONSIDERA TOTALMENTE ILEGAL EL ACUERDO CVC-LNFP
— RFEF (@rfef) August 11, 2021
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REPLICA TEBAS - Il presidente della Liga Javier Tebas replica sui social al comunicato della RFEF: "Alla fine la RFEF rilascia l'atteso comunicato sulla Superlega a sostegno di Uefa e campionati. Ah no! Sopra un progetto che liquidava il calcio spagnolo non si pronuncia. Certo, se si tratta di attaccare la Liga non mancano. Le istruzioni vanno seguite... se i documenti non sono stati studiati!".
Por fin la @rfef saca el esperado comunicado sobre la Superliga apoyando a UEFA y ligas. ¡Ah no! Que sobre un proyecto que liquidaba al fútbol español NI SE PRONUNCIAN. Eso sí, para atacar a LaLiga no fallan. Hay que seguir instrucciones... ¡si ni se han estudiado los documentos! https://t.co/JYUNEWTbQq
— Javier Tebas Medrano (@Tebasjavier) August 11, 2021