AFP via Getty Images
Real e Barça vs Liga per l'accordo con CVC: 'Ingannevole e contro la legge, si regala il futuro di 42 club'
Il Real Madrid e il Barcellona hanno preso una posizione ufficiale molto dura contro l'accordo raggiunto tra la Liga e il fondo CVC per l'acquisizione del 10% del massimo campionato spagnolo per 2,7 miliardi di euro.
IL COMUNICATO REAL - "Questo accordo è stato raggiunto senza contare sulla partecipazione del Real Madrid e oggi la Liga ci ha consentito per la prima volta un accesso limitato ai termini del contratto. I club hanno ceduto i diritti audiovisivi esclusivamente per la sua commercializzazione in regime di concorrenza e per un arco temporale di 3 anni. Questo accordo, utilizzando una struttura ingannevole, espropria le società del 10,95% dei propri diritti audiovisivi per 50 anni e contro la legge.
La trattativa è stata condotta senza un processo concorrenziale e le condizioni economiche pattuite daranno una rendita a questo fondo opportunista di più del 20% all'anno. Questo fondo è lo stesso che che ha provato, senza successo, a trovare accordi con la lega italiana e con quella tedesca. Il Real Madrid non può appoggiare un'operazione che regala ad alcuni investitori il futuro di 42 club di prima e seconda divisione e il futuro di quei 50 club che vi parteciperanno nei prossimi 50 anni".
IL COMUNICATO BARCELLONA - Il club catalano ha spiegato così la sua posizione: "Dopo aver analizzato il recente annuncio de LaLiga su un accordo strategico con il fondo di investimento internazionale CVC, il Barcellona ritiene che l'operazione resa pubblica non sia stata sufficientemente discussa con i club (titolari dei diritti televisivi) e che la cifra pattuita non sia congrua. Il Club considera inopportuna la firma di un contratto della durata di 50 anni, viste le incertezze che da sempre circondano il mondo del calcio. Le condizioni del contratto di cui parla LaLiga condannano il futuro del club in termini di diritti audiovisivi. Il Barcellona esprime la sua sorpresa per quest'accordo promosso da Laliga, che non tiene conto del peso di squadre come la nostra, e non offre alternative per valutare vantaggi e svantaggi in uno scenario caratterizzato da molte domande come quello post-pandemia".
LA REPLICA - Non si è fatta attendere, a stretto giro di posta, la replica della Liga attraverso un comunicato: "Di fronte alle speculazioni su una possibile azione legale del Real Madrid nei nostri confronti, fonti del dipartimento giuridico confermano il rispetto di ogni ordinamento giuridico in tutte le sfaccettature del progetto LaLiga Impulso. La Liga non è preoccupata di un'eventuale azione legale del Real Madrid, in quanto la considera una reazione prevedibile visto la traiettoria intrapresa da questo club nell'opporsi in maniera frontale ad ogni progetto di crescita di questo campionato e dei club che vi appartengono".
IL COMUNICATO REAL - "Questo accordo è stato raggiunto senza contare sulla partecipazione del Real Madrid e oggi la Liga ci ha consentito per la prima volta un accesso limitato ai termini del contratto. I club hanno ceduto i diritti audiovisivi esclusivamente per la sua commercializzazione in regime di concorrenza e per un arco temporale di 3 anni. Questo accordo, utilizzando una struttura ingannevole, espropria le società del 10,95% dei propri diritti audiovisivi per 50 anni e contro la legge.
La trattativa è stata condotta senza un processo concorrenziale e le condizioni economiche pattuite daranno una rendita a questo fondo opportunista di più del 20% all'anno. Questo fondo è lo stesso che che ha provato, senza successo, a trovare accordi con la lega italiana e con quella tedesca. Il Real Madrid non può appoggiare un'operazione che regala ad alcuni investitori il futuro di 42 club di prima e seconda divisione e il futuro di quei 50 club che vi parteciperanno nei prossimi 50 anni".
IL COMUNICATO BARCELLONA - Il club catalano ha spiegato così la sua posizione: "Dopo aver analizzato il recente annuncio de LaLiga su un accordo strategico con il fondo di investimento internazionale CVC, il Barcellona ritiene che l'operazione resa pubblica non sia stata sufficientemente discussa con i club (titolari dei diritti televisivi) e che la cifra pattuita non sia congrua. Il Club considera inopportuna la firma di un contratto della durata di 50 anni, viste le incertezze che da sempre circondano il mondo del calcio. Le condizioni del contratto di cui parla LaLiga condannano il futuro del club in termini di diritti audiovisivi. Il Barcellona esprime la sua sorpresa per quest'accordo promosso da Laliga, che non tiene conto del peso di squadre come la nostra, e non offre alternative per valutare vantaggi e svantaggi in uno scenario caratterizzato da molte domande come quello post-pandemia".
LA REPLICA - Non si è fatta attendere, a stretto giro di posta, la replica della Liga attraverso un comunicato: "Di fronte alle speculazioni su una possibile azione legale del Real Madrid nei nostri confronti, fonti del dipartimento giuridico confermano il rispetto di ogni ordinamento giuridico in tutte le sfaccettature del progetto LaLiga Impulso. La Liga non è preoccupata di un'eventuale azione legale del Real Madrid, in quanto la considera una reazione prevedibile visto la traiettoria intrapresa da questo club nell'opporsi in maniera frontale ad ogni progetto di crescita di questo campionato e dei club che vi appartengono".
