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L'ex allenatore di Buchanan: 'Diventa leader dando l'esempio. Inter, è il momento giusto'
"Con noi è stato fantastico, avremmo voluto averlo più a lungo, ma dopo due anni era il momento del professionismo".
TAJON RAGAZZO - "È un ragazzo molto sveglio e brillante: per essere ammesso in università era stato costretto a rimboccarsi le maniche duramente, perché gli mancavano diversi crediti. È un gran lavoratore, umile e umanamente davvero splendido. Ci sono i gol e i traguardi sportivi, ma Buchanan è molto più di questo: dal regime di allenamento al comportamento fuori dal campo, diventa leader dando l'esempio come calciatore e nel tempo libero. Così si finisce per sperare nel suo successo".
CARATTERISTICHE - "L'ho scelto io, ma ammetto che non ci è voluto molto per accorgersi delle sue qualità e ci siamo mossi subito per portarlo da noi. Il suo atletismo era evidente, così come il suo dinamismo palla al piede. Giocava in modo 'diretto' e aggressivo ed è diventato presto il nostro miglior giocatore. Con noi giocava più centrale e sfruttava le sue qualità vicino alla porta e poi, quando è stato scelto dai New England Revolution, l'allenatore Bruce Arena lo ha fatto giocare un po' ovunque: da terzino e da ala, come con il Canada".
MOMENTO GIUSTO - "Credo di sì. Il calcio belga è stato perfetto per lui e gli ha permesso di sbocciare e maturare, acquisire fiducia e guadagnarsi il posto al Mondiale. Ora sarei molto felice se si concretizzasse questa opportunità: ha una spiccata etica del lavoro e sa coprire benissimo il campo con e senza palla. È davvero speciale".