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Lettera a un procuratore: 'I convocati di Conte sono imposti dagli agenti?'
Le scrivo per sottoporle alcuni interrogativi dalla venatura leggermente polemica. Tra pochi giorni inizieranno i Campionati Europei in Francia e la nostra Nazionale si appresterà a entrare in campo con una rosa di calciatori alquanto discutibile. Diversi nomi esclusi e riconferme, vedi Thiago Motta, non azzeccatissimi almeno secondo il mio modesto punto di vista. E allora oso chiedere: anche nelle convocazioni dei calciatori in Nazionale c'è la mano dei procuratori oppure il nostro condottiero Antonio Conte è stato pienamente libero di scegliere i suoi giocatori secondo reali parametri meritocratici e tecnici? Insomma il peso dei procuratori si fa sentire solo nei club o anche nelle Nazionali? E, infine, i procuratori sono davvero il male del calcio, come molti sostengono al bar sport? Mi auguro che possa rispondermi sinceramente se non su calciomercato.com, almeno in privato. Anselmo da Napoli".
Le rispondo pubblicamente, e non in privato, sui tre punti.
1. Il noto aforisma di Andreotti, secondo cui "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca", escludo categoricamente possa essere riferito al caso in questione. Le scelte del commissario tecnico della Nazionale possono essere messe in discussione sotto il profilo tecnico, come è sempre accaduto alla vigilia delle più importanti competizioni internazionali, ma non sotto il profilo dei criteri di scelta che secondo lei, invece, potrebbero essere stati condizionati dalle ingerenze dei procuratori.
2. Lei dà per scontato, nel suo secondo interrogativo, che la pressione dei procuratori esista all'interno dei club. Non posso negare che qualche telefonata da parte dei procuratori arrivi ai direttori sportivi se non addirittura ai Presidenti delle società di calcio per caldeggiare le convocazioni dei propri assistiti in occasione delle partite di campionato. Soprattutto laddove il calciatore dovesse lamentarsi di rimanere per troppe giornate consecutive seduto in panchina. Ma queste richieste non vengono sempre accolte a braccia aperte, mi creda.
3. I procuratori sono il male del calcio? Penso sia un luogo comune con il quale tutti gli agenti sono costretti a convivere ogni giorno. Ma da sfatare assolutamente. I procuratori certamente commettono tanti errori, ma, nella maggioranza dei casi, sono gli artefici dei destini dei loro calciatori grazie agli innumerevoli viaggi e telefonate che caratterizzano questa particolare attività. E, soprattutto, possono essere al servizio delle stesse società che demandano proprio a loro i compiti di ricerca e proposizione di calciatori da ingaggiare.
Anselmo la saluto cordialmente e, mi raccomando, tifi per la nostra nazionale con spirito più lieve.
Jean-Christophe Cataliotti - www.footballworkshop.it