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    Lentini: "Toro, un gran 2015 macchiato dal derby di coppa"

    Lentini: "Toro, un gran 2015 macchiato dal derby di coppa"

    Con le maglie di Torino e Milan ha fatto le sue fortune, arrivando anche ad indossare la casacca azzurra della Nazionale. Nel suo palmarès ci sono tre Scudetti, tre Supercoppe Italiane e una coppa Uefa soltanto sfiorata ad Amsterdam, mentre con l’Italia ha vinto un bronzo agli Europei del 1990. La passione di Gigi Lentini, anche adesso che ha appeso gli scarpini al chiodo, rimane il calcio. E il Toro.

    La pausa arriva al momento giusto per i granata?
    La squadra di Ventura era partita forte, riuscendo con il gioco e le prestazioni ad insidiare le primissime posizioni della classifica. Poi ha mollato un po’, soprattutto in quest’ultimo periodo, con una settimana da incubo per le sconfitte contro Juventus e Udinese. Tutti i giocatori avevano bisogno di rifiatare, questa pausa potrà servire per ripartire, per ricaricare le pile e per tornare ai livelli di inizio campionato.

    Quali obiettivi può e deve porsi il Toro?
    L’importante, come tutti gli anni, è quello di arrivare a quota 40 punti. Questa soglia, però, deve essere raggiunta il prima possibile, poi si potrà ambire a qualcosa di più. L’Europa? Certamente può essere un obiettivo, sognare non costa nulla: anzi, il tifoso del Toro deve pensare in grande, ma anche capire che se non si dovesse raggiungere non sarebbe un dramma. Società con fatturati decisamente più alti rischiano di rimanere fuori da un piazzamento per l’Europa.

    Come giudica questo 2015 per la squadra di Ventura?
    Direi molto positivo. Nella seconda parte della scorsa stagione i granata si sono tolti grandi soddisfazioni sia in campo europeo, dove sono riusciti ad espugnare il San Mamès di Bilbao e avrebbero meritato la qualificazione contro lo Zenit, sia in campionato, con la vittoria nel derby contro la Juventus e tanti altri ottimi risultati. E devo dire che, anche quest’anno, era partito benissimo: peccato aver macchiato questo 2015 con l’ultima settimana, tra derby di coppa Italia e Udinese. Ma nel complesso, i tifosi del Toro possono ritenersi soddisfatti.

    Come si spiega una prestazione così opaca in una partita così importante per tutto l’ambiente granata?
    Questa stracittadina si è giocata in un periodo particolare per le due squadre: la Juve è in netta ripresa, il Toro ha avuto un calo psicofisico, e così i bianconeri hanno umiliato la squadra di Ventura. Per Glik e compagni, poi, andare sotto a metà primo tempo ha complicato i piani e non hanno più avuto la forza di reagire. Perdere così fa male, posso capire la rabbia dei tifosi: non sono mai stato favorevole alle contestazioni, ma chi fa parte di questo mondo sa che bisogna accettarle. Il derby è stata una batosta, così come lo è stata la sfida contro l’Udinese, ma ora la squadra avrà il tempo per riprendersi.

    Per concludere: Scudetto Primavera e rinascita del Filadelfia sono altre due vittorie, forse le più importanti, di quest’anno.
    Il Settore Giovanile è sempre stato un punto fisso del Torino inteso come società, fa piacere che sia tornato ad alti livelli e che quest’anno, sul granata, ci sia il tricolore dello Scudetto. Anche la rinascita del Filadelfia è un evento di fondamentale importanza per tutto l’ambiente per quello che ha rappresentato nella storia del club. A questi due aspetti, bisogna anche aggiungere che il Toro è una società solida, senza debiti e che sta bene economicamente. I tifosi, quindi, non possono che guardare con ottimismo al futuro.

    Emanuele Pastorella
     

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