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Lega Pro, Ghirelli: 'Se sbagliamo è finita per il calcio. Ma neanche il pallone è immortale'
RIPRESA IL 2-3 MAGGIO? - "Deciderà il virus. Il ministro Spadafora ha indicato quella data. Noi, come la Lega di A e quella di B, abbiamo l'intenzione di arrivare in fondo alla stagione. Per quanto ci riguarda, vuol dire completare i gironi e disputare playoff e playout. Quindi, magari, sforando sino al 10 luglio. Ma questo ora, non è tanto importante. Il calcio deve capire l'umore della gente, che è spaventata. E' giusto concentrarsi su risorse e ricavi, perché altrimenti il sistema non reggerebbe, ma è necessario ripensare ai valori che trasmettiamo. L'ottusità della Uefa ad esempio, che mentre la gente pensa alle mascherine e ai ventilatori per gli ospedali, fa passare il messaggio dei 300 milioni di danni causato dal rinvio degli europei. Ricetta per ripartire? Dobbiamo ripensare a tante cose. Ragionare senza coltivare ciascuno il proprio orticello".
CALCIO NON E' IMMORTALE - "Abito a pochi passi dal Colosseo, l'Arena del più grande spettacolo del mondo per 450 anni. Ora lo vanno a vedere solo i turisti. Questo per spiegare che neppure il pallone è immportale. Abbiamo 120-130 anni e a volte penso che siamo obsoleti e lontani dai giovani. E questo ci pone un problema anche sulla formula dei campionati. Nella mia Lega durante i playoff registriamo il tutto esaurito a ogni partita".
TAGLIO STIPENDI - "Noi, sull'argomento, abbiamo aperto un tavolo con l'Aic e con gli allenatori. Più in generale credo che ognuno debba fare la sua parte di sacrifici. E' interesse di tutti, anche di chi va in campo, che il sistema regga. Tommasi prudente sull'argomento? Capisco che per lui sia complicato, soprattutto con la Serie A, ma deve metterci la faccia. Il calcio va ricostruito con l'aiuto di tutti".