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  • Lega Pro: Arezzo non si iscrive al campionato

    Lega Pro: Arezzo non si iscrive al campionato

    • C.G.

    Continua la crisi delle società di calcio in Lega Pro. Oggi l'Arezzo ha annunciato che non si iscriverà al prossimo campionato di Prima divisione. Nelle ultime settimane il presidente Mancini aveva già evidenziato le difficoltà nel portare avanti la squadra.

    Ecco il comunicato ufficiale del club toscano:
    "La società amaranto ritiene opportuno comunicare alle istituzioni locali, alle autorità politiche agli istituti finanziari e soprattutto ai propri tifosi ed a tutti coloro che con simpatia seguono le sorti del calcio aretino, le difficoltà nelle quali versa la società per l'iscrizione al prossimo campionato. In prossimità della scadenza del 25 giugno p.v. la società dovrebbe adempiere a degli impegni che consentirebbero il regolare futuro della gestione, ma stante l’attuale situazione essa non sarà in grado di assolvere. Al di là delle normali critiche questa gestione societaria ha sempre profuso il massimo impegno per rispettare il corretto adempimento di tutti gli obblighi grazie anche al sostegno storico di banche e dell’ amministrazione comunale.

    La gestione del calcio è diventata sempre più complessa e onerosa basti pensare agli insostenibili costi di gestione per la messa in sicurezza dello stadio che superano di gran lunga gli incassi delle partite, all’amministrazione comunale che è impossibilitata a dare supporto al mantenimento della nostra struttura sportiva e dall’allontanarsi delle banche che fino ad oggi avevano sostenuto la gestione della società. Il mondo del calcio non può più 'brillare' per i lauti stipendi dei calciatori, per le astronomiche cause arbitrali di mobbing, per gli aumenti delle iscrizioni ai tornei e delle fidejussioni, tutto è diventato insostenibile a causa della profonda e grave crisi che ci stà attanagliando.

    La società A.C. Arezzo è un patrimonio ed un immagine della città da salvaguardare con orgoglio, ma oggi bisogna avere anche il coraggio di vedere la realtà come un insieme di difficoltà di cui nessuno si vuol far carico e non possiamo pensare che un solo 'soggetto', visto che i principali attori si stanno allontanando da questo mondo, possa accollarsi tutto questo".


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