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  • Lecco, Di Nunno accusa la squadra di combine, i giocatori replicano: 'Illazioni diffamatorie, siamo sconcertati'

    Lecco, Di Nunno accusa la squadra di combine, i giocatori replicano: 'Illazioni diffamatorie, siamo sconcertati'

    • Redazione CM
    Il clima a Lecco è sempre più rovente e non solo per l'ultimo posto in classifica dopo 29 giornate di Serie B con lo spettro retrocessione che prende sempre più corpo. Dopo lo scontro tra i tifosi e il presidente Paolo Leonardo Di Nunno si apre un altro fronte: quello tra il numero uno del club e i giocatori blucelesti.

    LA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI - Nella giornata di domenica, in occasione della partita persa con il Palermo, il presidente del club Di Nunno si era lasciato andare a una dura risposta alla contestazione dei tifosi, minacciando di lasciare la guida del club.

    LECCO, DI NUNNO ATTACCA I TIFOSI: 'FATE RIDERE, MERITATE LA TERZA CATEGORIA'

    ACCUSE DI COMBINE - Il prossimo addio al Lecco è stato ribadito nella mattinata di lunedì, quando sono arrivate altre dichiarazioni più forti, questa volta all'indirizzo della squadra. Di Nunno ha infatti parlato del rischio di combine: "Del risultato mi interessa poco perché ormai siamo condannati a retrocedere. Piuttosto mi preoccupa altro. Ancora oggi nel calcio si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti".

    LECCO, DI NUNNO: 'PREOCCUPATO PER PARTITE TRUCCATE, SPERANO CHE METTANO A TUTTI IL TELEFONO SOTTO CONTROLLO'

    LA RISPOSTA DEI GIOCATORI - Parole che non sono state digerite dalla squadra guidata da Alfredo Aglietti. I calciatori e i tecnici del Lecco hanno infatti risposto alle dichiarazioni di Di Nunno tramite una nota diramata dall'AIC (Associazione Italiana Calciatori): "I Calciatori e i Tecnici tesserati per la società Calcio Lecco 1912 Srl esprimono il proprio sconcerto per le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Paolo Leonardo Di Nunno dopo la partita disputata nella giornata di ieri.
    Le sue affermazioni, riguardanti un presunto coinvolgimento dei tesserati in condotte illecite, sono semplicemente diffamatorie. Nessuno deve o dovrà mai mettere in dubbio il nostro impegno sul campo, la nostra lealtà e la nostra trasparenza. Respingiamo dunque fermamente le illazioni del Presidente, lesive della nostra reputazione, parole che gettano discredito sul lavoro svolto da ogni singolo membro della squadra e sull’immagine del nostro club nel suo complesso. Il nostro gruppo è unito e determinato per continuare, con il massimo impegno, a inseguire una salvezza che a molti sembra impossibile e per difendere l'onore della nostra squadra, della nostra città e dei nostri tifosi, certi di poter sempre onorare sul campo la maglia che indossiamo fino all’ultimo minuto".

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