Di Nunno attacca i tifosi prima di Lecco-Palermo: 'Fate ridere, meritate la Terza Categoria'
I tifosi hanno già manifestato la loro rabbia più volte nel corso delle settimane, il bersaglio della contestazione è il presidente Paolo Di Nunno, che prima della partita con il Palermo (vinta poi 1-0 dai rosanero con la rete di Nedelcearu) si scaglia a sua volta contro i sostenitori.
COSA E' SUCCESSO - Prima del fischio d'inizio di Lecco-Palermo, riporta Primalecco.it, Di Nunno ha preso il megafono per invitare i tifosi a non lanciare 'bombe' in campo: "Se viene buttata una bomba in campo come le altre volte io lascio Lecco e la lascio a voi tifosi". Poi, subissato dai fischi e dagli insulti dei tifosi, ha rincarato la dose: "Fate tanto ridere. Avevamo una squadra al fallimento. In tribunale l'ho presa. Ora siete in B. Voi meritate la Terza Categoria". Di fronte a fischi ancora più forti, Di Nunno ha aggiunto: "Fischiate, fischiate, che domani vi vedete la squadra pagata da voi".
STRISCIONI - La contestazione dei tifosi è totale e non limitata solo alla curva. Venerdì scorsi i tre gruppi della Nord ("Cani sciolti", "Veterani Lecco" e Unonoveunodue") avevano diramato un comunicato in cui rendevano noto lo 'sciopero del tifo' con l'ingresso allo stadio con 15 minuti di ritardo come forma di protesta, ma il malcontento è emerso anche nel settore distinti con un eloquente striscione: "Non siamo a Zelig, Lecco merita rispetto".