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Leccemania: la panchina cambia primo tempo e centrocampi nulli, a Krstovic bastano quattro minuti
CENTROCAMPO DA RIVEDERE – Quello che per D’Aversa dovrebbe essere il trio titolare, composto da Ramadani mediano con Rafia e Gonzalez ai lati, ha dimostrato evidenti lacune soprattutto nei primi 45 minuti di ieri. Lo spagnolo sembra un lontano parente di quello ammirato un anno fa e comunque tutto il reparto è stato incapace sia di filtrare le azioni viola sia di riuscire a costruire qualche azione degna di nota. Infatti, Duncan e Arthur hanno avuto vita facile, tanto che il brasiliano nel primo tempo è stato libero di muovere il pallone, mentre nella ripresa ha avuto maggiori difficoltà con la marcatura di Rafia come avvenuto in occasione del gol dell’1-2. Evidentemente D’Aversa dovrà mischiare le carte nel reparto con la presenza di Kaba che, nonostante sia appena arrivato, ha dato maggiore equilibrio e fisicità in mezzo al campo.
PANCHINA DECISIVA – Come contro la Lazio, anche al Franchi D’Aversa si è giocato le carte dalla panchina per svoltare un match che, sino a quel momento, sembrava ormai aver preso la piega della sconfitta. I cambi di Gonzalez per Kaba e Gallo per Dorgu sono state delle nuove intuizioni che hanno dato respiro alla fascia sinistra, dove il terzino mancino era stato “mangiato” da Dodo e Nico Gonzalez, mentre il centrocampista ha portato equilibrio e soprattutto pressing al reparto cambiando di fatto le marcature che nella prima frazione avevano favorito Arthur e le sue geometrie. Detto fatto, è proprio il brasiliano a perdere il pallone su pressing di Rafia che porta al gol della speranza firmato dallo stesso che aveva fatto partire l'azione, riscattando un primo tempo anche per lui anonimo. Da quel momento cambia l’inerzia del match con il Lecce che spinge e pressa alto mentre la Fiorentina sembra in balia dell’avversario: D’Aversa lo capisce e mette, come contro la Lazio, un attaccante per un centrocampista con Strefezza alle spalle. Questa volta l’attaccante è uno vero e lo conferma dopo quattro minuti, firmato Nikola Krstovic. Il nuovo bomber sbarcato a Lecce ha fatto capire che anche quest’anno Corvino non ha studiato per bene l'acquisto della punta ed i gol ne dovranno dare conferma.
Termina quindi con un pareggio insperato ma che il Lecce ha dimostrato di meritare e di volere con una reazione che non tutti avrebbero avuto e diversa rispetto a quanto accadeva nella passata stagione quando i giallorossi si spegnevano dopo essere andata in svantaggio ed invece, le mosse dalla panchina e i cambi di qualità, permettono ai ragazzi di D’Aversa di restare sempre in partita.