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    Lecce: D’Aversa ritrova i gol dalla panchina e la forza dei giovani

    Lecce: D’Aversa ritrova i gol dalla panchina e la forza dei giovani

    • Stefano Gennari
    Sono dovute passare sei giornate per ritrovare il successo che mancava dalla vittoria interna contro il Frosinone lo scorso dicembre. Da quella partita, il Lecce ha ottenuto meno di quanto meritasse per le prestazioni fatte vedere, soprattutto a Genova quando nei primi sessanta minuti sembrava in pieno dominio del match per poi spegnersi.

    La sfida con la Fiorentina è praticamente da spartiacque per reagire al periodo nero e ad una classifica sempre più corta. Contro i viola, si è rivisto il medesimo approccio della settimana prima arrivando alla rete siglata da Oudin su punizione ottenuta da Almqvist imbeccato da un Krstovic ritrovato, quantomeno in fase di possesso. Il vantaggio giallorosso, tuttavia, non viene consolidato nonostante le diverse occasioni al cospetto di una Fiorentina già ferita verso la quale sembra che manchi solo il colpo di grazia. Nella ripresa, i cambi di Italiano sembrano risvegliare i suoi che ribaltano il risultato con due reti alquanto episodiche che fanno riapparire i fantasmi delle precedenti giornate ai padroni di casa.

    L’incapacità di reagire del Lecce viene però stravolta da mister D’Aversa che, con i tre cambi in cui inserisce Piccoli, Gonzalez e Dorgu, mette le due punte con venti minuti da giocare che rianimano la squadra. Oltre a dare nuova spinta offensiva, cosa rimproverata nelle gare precedenti quando cambiava esclusivamente ruolo per ruolo, la squadra ha trovato nuove energie come dimostra l’importanza di Gonzalez che ruba due palloni a metà campo da cui scaturiscono entrambe le reti: la prima segnata da Piccoli e la seconda, nonché decisiva, da Dorgu. I giallorossi, quindi, sul filo di lana trovano i gol per ribaltare il match e per ritrovare la vittoria assente da troppo tempo e lo fa con un punto di forza che ha caratterizzato la stagione del Lecce sino ad ora. Infatti, la squadra di D’Aversa è la seconda per gol dalla panchina con nove, alla pari con la Roma e uno in meno del Milan davanti a tutti in questa speciale classifica. A consolidare questo dato è ancora Piccoli, che era stato l’ultimo subentrato a segnare sempre al Via del Mare e proprio contro il Bologna, prossimo avversario dei giallorossi.

    Oltre all’importanza delle scelte che ha D’Aversa in panchina e ai suoi meriti per le sostituzioni risultate decisive, il Lecce trae forza anche dai giovani sia acquistati che provenienti dalla Primavera. La partita con la Fiorentina è l’emblema della mentalità della società giallorossa, anche alla luce delle critiche del mercato di gennaio e alla volontà di rafforzarsi con il patrimonio interno piuttosto che acquistare “figurine” dal costo esoso. Ne ha dato prova Gonzalez che, come detto in precedenza, ha conquistato due palloni a centrocampo per far ripartire le azioni che hanno portato le due reti (nel primo caso alla punizione), mentre Dorgu ha segnato il primo gol in Serie A e sia lui che i tifosi faranno fatica a dimenticarlo per il contesto in cui è arrivato. Tra l’altro il terzino sinistro sarebbe stato attenzionato da squadre big, si dice il Milan, già nella sessione invernale rispetto alla quale il Lecce ha rispedito l’offerta al mittente per ottenere la salvezza con questo gruppo ed eventualmente ottenere anche un maggiore ritorno economico al termine del campionato.

    Dopo il ritorno alla vittoria e l’entusiasmo ritrovato, D’Aversa può andare a Bologna con la rinnovata consapevolezza di avere le armi per mettere in difficoltà chiunque sfruttando i giovani a disposizione, le loro qualità e la voglia di non mollare mai.
     

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