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    Leao "dribbla" le domande sul futuro al Milan: contro la Turchia va a caccia del riscatto e Fonseca fa visita in ritiro

    Leao "dribbla" le domande sul futuro al Milan: contro la Turchia va a caccia del riscatto e Fonseca fa visita in ritiro

    • Andrea Distaso
    Dopo la sofferta vittoria in extremis all’esordio contro la Repubblica Ceca, per il Portogallo l’asticella della difficoltà si alza e contro la Turchia dei gioielli Arda Guler e Yildiz sarà l’occasione non solo di mettere le mani in anticipo sugli ottavi di finale degli Europei, ma anche di provare a mostrare progressi sia sul piano del gioco che di livello di prestazione per alcune individualità. Fra queste c’è indubbiamente Rafael Leao, la cui prova contro i cechi non è certamente passata alla storia - un paio di accelerazione delle sue, un giallo per simulazione ed una sostituzione al 63° - e che è consapevole quanto Euro 2024 possa rappresentare per lui, in ogni senso, una vetrina.

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    Il mercato c’entra, certo, ma soprattutto per dimostrare a se stesso e agli addetti di poter essere quel calciatore che con la maglia del Milan ha mostrato solamente a sprazzi. In mezzo ai giocatori più importanti a livello europeo, Leao ha l’opportunità di mostrare appieno quel potenziale che tutti negli ultimi anni gli hanno riconosciuto ma che, sino ad oggi, non è stato sfruttato al 100% e di porsi allo stesso livello dei migliori. “Mi sono preparato mentalmente perché l'Europeo è sempre stato il mio sogno e il mio obiettivo. Mi sto divertendo, con grandi giocatori, un grande allenatore, e il mio obiettivo è quello di fare una grande campagna individuale e collettiva", ha dichiarato il classe ‘99 nella conferenza stampa della vigilia di cui è stato protagonista. Spera di esserlo pure in campo, anche se ancora non ci sono certezze circa la possibilità che il ct Martinez possa riproporlo dal primo minuto contro Calhanoglu e compagni.

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    Mettersi in mostra per emergere a livello individuale e provare ad aiutare il Portogallo a sollevare la seconda coppa dopo l’edizione del 2016, ma anche per consolidare lo status di calciatore appetibile sul mercato internazionale. Negli ultimi giorni si è molto vociferato del presunto interesse del campionato saudita ed in particolare dei contatti tra l’Al-Hilal e un intermediario vicino al padre di Leao, Antonio, e del gradimento sottotraccia del Paris Saint-Germain, ancora alla ricerca di un sostituto di Kylian Mbappé e nel quale opera un dirigente che ha già lavorato col calciatore del Milan in passato, il connazionale Luis Campos. Rumors che al momento non conducono a nulla di concreto, visto che Leao ha un contratto col club rossonero fino al 2028 e una clausola rescissoria da 175 milioni di euro e ha più volte ribadito di trovarsi benissimo nella sua attuale squadra.

    Che l’argomento sia però sensibile e che, di questi tempi, domande sul tema possano generare quanto meno un pizzico di imbarazzo - forse alla luce anche delle enigmatiche parole rilasciate dal compagno Theo Hernandez dal ritiro della Francia - lo dimostra il curioso episodio verificatosi nell’ultima conferenza pre-Turchia. Alla richiesta di chiarimenti sui possibili sviluppi di calciomercato nelle settimane venture da parte di un cronista, ogni possibile tentativo di risposta di Leao è stato stoppato quasi sul nascere dal responsabile della comunicazione della nazionale portoghese. Che si è sostituito al giocatore chiedendo di spostare il target sul calcio giocato e sugli Europei. Un atteggiamento ultraprotettivo nei confronti di uno degli elementi più importanti del Portogallo, ma che certamente non dissipa del tutto i dubbi sul futuro di Leao. Per la risposta non resta che attendere la prossima puntata.

    Intanto, a proposito di protezione, come riporta La Gazzetta dello SportPaulo Fonseca ha mosso il primo passo al Milan e lo ha fatto in silenzio. Nei giorni scorsi, prima di partire per le vacanze, è andato a trovare Rafael Leao, che si preparava per l’Europeo con il Portogallo. Un viaggio di piacere, certo, ma anche una missione per fargli capire quanto sia fondamentale per il mondo rossonero. Il nuovo allenatore non gli chiederà una svolta tattica, perché Leao è Leao: un esterno d’attacco di accelerazioni, velocità, dribbling e uno contro uno. Ma da Via Aldo Rossi c'è la necessità di ritrovare un 10 lusitano maggiormente cinico e concreto sotto porta. Fonseca gli ha parlato, da buon gestore di gruppi quale è, ha dato la prima carezza al suo fuoriclasse, chiamato oggi a riscattare la prestazione contro la Repubblica Ceca. Occhi su Leao.

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    Utente vxl 41401
    Utente vxl 41401

    Timori è bravo e veloce ma troppo aggressivo e in Italia gli arbitri lo segano puntualmente .Ha...

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