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    Intermania: Conte minacciò di dimettersi per Leao, altro che Inzaghi 'obbligato' a vincere

    Intermania: Conte minacciò di dimettersi per Leao, altro che Inzaghi 'obbligato' a vincere

    • Cristian Giudici
    L'Inter premia Simone Inzaghi. Prolungandogli il contratto per un'altra stagione (dal 2024 al 2025), con ingaggio che resta da 5 milioni di euro netti all'anno. Si tratta di un riconoscimento meritatissimo, specialmente in considerazione della finale di Champions League. Istanbul ha fatto cambiare idea a tanti, ma non a tutti. Come ad esempio Arrigo Sacchi, che lo critica ancora oggi: "Ha una mentalità poco coraggiosa, un po' troppo legata ai vecchi canoni del calcio italiano".

    OBIETTIVO DICHIARATO
    - Nonostante un mercato più complicato del previsto, l'allenatore nerazzurro parla apertamente di obiettivo seconda stella. Ma sostenere che a questo punto sia "obbligato" a vincere lo scudetto sarebbe ingiusto e scorretto. Infatti oltre agli arrivi di Sommer, Bisseck, Frattesi, Samardzic e Thuram vanno considerate le partenza di Onana, Skriniar, Brozovic, Dzeko e Lukaku. Quest'ultimo rappresenta un caso esemplare per evidenziare la differenza rispetto al tecnico precedente: basti pensare a un curioso retroscena raccontato dal nostro Pasquale Guarro. 

    4 ANNI FA - Nel mercato estivo del 2019, nel bel mezzo della trattativa con il Manchester United per Big Rom, il ds Piero Ausilio prospettò ad Antonio Conte la possibilità di portare in nerazzurro un giovane e talentuoso attaccante portoghese di 20 anni: Rafael Leao. L'ex juventino non ne volle sapere perché temeva che, prendendo lui, poi non sarebbe più arrivato Lukaku. E per questo arrivò addirittura a minacciare le dimissioni. Uno scenario che non si concretizzò, infatti Leao passò dal Lille al Milan per 30 milioni e l'Inter acquistò Lukaku per 75 milioni. 

    E ADESSO? - Tornando all'attualità, il voltafaccia di Romelu ha inguaiato l'Inter, ancora alla ricerca di un suo sostituto. Scamacca è andato all'Atalanta, l'Atletico Madrid blinda Morata e l'Arsenal non abbassa le pretese per Balogun. Ancora sul mercato così come i vari Taremi (Porto), Beto (Udinese) e Zapata (Atalanta). Nessuno di loro è in grado di garantire lo stesso rendimento realizzativo di Lukaku che, oltre a indebolire l'Inter, rischia di rinforzare la Juve. Eppure Inzaghi non si lamenta mai pubblicamente: chissà cosa farebbe Conte al suo posto... 

     

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