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  • Le tasse spingono Ibra alla Juve

    Le tasse spingono Ibra alla Juve

    La netta sconfitta di ieri sera nel primo round contro il Bayern Monaco in Champions League ha confermato che, per raggiungere il livello delle grandi squadre d'Europa, alla Juventus serve un vero colpo di mercato in attacco. Nel mirino c'è da tempo l'uruguaiano Luis Suarez del Liverpool, su cui però è in vantaggio proprio il club tedesco. Così i bianconeri stanno battendo anche altre piste.

    In Italia, a parte l'inarrivabile Cavani, piace Stevan Jovetic: il suo agente Fali Ramadani ha appena ribadito di non aver mai promesso una permanenza alla Fiorentina. La carta del rinnovo di un altro suo assistito, Ljajic, può essere utilizzata per ammorbidire la posizione della dirigenza viola, che non ne vuol sapere di trattare con la Juve dopo lo sgarbo effettuato nella scorsa estate con Berbatov.

    All'estero affascina l'ipotesi di un ritorno a Torino di Zlatan Ibrahimovic. Il governo francese vuole inasprire il prelievo fiscale sui compensi superiori a un milione di euro all'anno con un'aliquota del 75%. Se così fosse, per garantirgli l'ingaggio di 14 milioni netti, il Psg dovrebbe pagarne 70 a stagione solo per Ibra che, con una tassazione del genere, accetterebbe ben volentieri di tornare in Italia.

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