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Le settimane decisive di Cherki: mercato e Nazionale, ecco chi lo cerca in Serie A
Il calcio è davvero materia strana e di difficile comprensione in certe occasioni. Che un calciatore del talento di Rayan Cherki, classe 2003, sia ancora in Ligue 1 e non sia un titolare regolare della nazionale francese è una questione abbastanza indecifrabile, se non fosse che alle intuizioni dell'artista troppo spesso il gioiello del Lione abbia abbinato colpi di testa che gli hanno impedito di completarsi e di raggiungere una dimensione diversa. Eppure, i primi mesi del 2025 possono rappresentare per l'attaccante di origini algerine il tanto atteso momento della svolta, il classico treno che passa ora e che potrebbe non ripassare una seconda volta. Un treno che ha le sembianze anche dell'opportunità di mercato con qualche mese di ritardo, utile anche per le disastrate casse del Lione.
“Abbiamo perso 15 milioni di euro dalla sua cessione ma abbiamo ottenuto un contratto più a lungo termine (scadenza 2026, ndr). Ha più valore oggi che quest'estate. Dovrebbe restare a gennaio, ma sarà una sua scelta, come sempre nel calcio”. Parole e musica di John Textor, proprietario statunitense dell'OL, recentemente condannato dalla commissione disciplinare della Ligue 1 a rientrare entro la prossima estate delle pesanti perdite fatte registrare negli ultimi esercizi (il debito finanziario complessivo supera i 500 milioni di euro) per scongiurare la retrocessione in Ligue 1, come già stabilito a titolo cautelare. Per evitare il peggiore degli scenari, il club francese sarà verosimilmente costretto a privarsi di molti dei suoi pezzi pregiati. Tra i quali Cherki. Un'altra delle opzioni al vaglio della proprietà è quella di farsi aiutare da una delle altre società della galassia Textor, i brasiliani del Botafogo, in lizza per la conquista del campionato e in finale di Copa Libertadores.
In questo contesto, la partenza di Cherki rappresenterebbe ossigeno puro per rendere meno pesante la situazione societaria del Lione e al tempo stesso offrirebbe al giocatore quel trampolino di lancio per provare a raggiungere un livello superiore. Una vetrina che, stando alle indiscrezioni provenienti dalla stampa francese, alcuni club di Premier League e di Bundesliga sarebbero interessati a concedergli già alla riapertura delle trattative a gennaio. Già nei mesi scorsi, nello specifico, il Borussia Dortmund ha fatto più di un pensiero per il giocatore che con la Francia allenata da Thierry Henry ha conquistato la medaglia d'argento alle ultime Olimpiadi di Parigi. Non l'unico: prima di virare con forza su Dia e optare per la conferma di Isaksen, la Lazio è stata una delle formazioni che ha valutato un investimento di prospettiva, cogliendo l'opportunità di spuntare un prezzo di favore in virtù del fatto che il precedente accordo sarebbe scaduto nell'estate 2025. E negli anni passati, Milan e Juventus sono state le altre due società italiane che ne hanno seguito i passi.
Autore di 3 reti e altrettanti assist nelle sue 12 apparizioni stagionali, Rayan Cherki potrebbe vedere crescere il suo valore di mercato nei prossimi mesi anche in virtù delle possibili novità sul fronte nazionale. Scoperte le sue origini pugliesi, lo staff della FIGC ha iniziato a sondare l'entourage del calciatore per comprendere le possibilità di convincerlo a vestirsi di azzurro. Non avendo mai indossato la maglia della nazionale francese e nemmeno di quella algerina, che pure lo sta corteggiando da diverso tempo in virtù delle origini dei suoi genitori, Cherki sarebbe eleggibile dall'Italia nel caso in cui da parte sua ci fosse un'apertura. Settimane delicate dunque per uno dei migliori prodotti di uno dei più importati serbatoi del calcio francese ed europeo: dal primo gennaio il futuro di Cherki può assumere contorni completamente diversi.
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“Abbiamo perso 15 milioni di euro dalla sua cessione ma abbiamo ottenuto un contratto più a lungo termine (scadenza 2026, ndr). Ha più valore oggi che quest'estate. Dovrebbe restare a gennaio, ma sarà una sua scelta, come sempre nel calcio”. Parole e musica di John Textor, proprietario statunitense dell'OL, recentemente condannato dalla commissione disciplinare della Ligue 1 a rientrare entro la prossima estate delle pesanti perdite fatte registrare negli ultimi esercizi (il debito finanziario complessivo supera i 500 milioni di euro) per scongiurare la retrocessione in Ligue 1, come già stabilito a titolo cautelare. Per evitare il peggiore degli scenari, il club francese sarà verosimilmente costretto a privarsi di molti dei suoi pezzi pregiati. Tra i quali Cherki. Un'altra delle opzioni al vaglio della proprietà è quella di farsi aiutare da una delle altre società della galassia Textor, i brasiliani del Botafogo, in lizza per la conquista del campionato e in finale di Copa Libertadores.
In questo contesto, la partenza di Cherki rappresenterebbe ossigeno puro per rendere meno pesante la situazione societaria del Lione e al tempo stesso offrirebbe al giocatore quel trampolino di lancio per provare a raggiungere un livello superiore. Una vetrina che, stando alle indiscrezioni provenienti dalla stampa francese, alcuni club di Premier League e di Bundesliga sarebbero interessati a concedergli già alla riapertura delle trattative a gennaio. Già nei mesi scorsi, nello specifico, il Borussia Dortmund ha fatto più di un pensiero per il giocatore che con la Francia allenata da Thierry Henry ha conquistato la medaglia d'argento alle ultime Olimpiadi di Parigi. Non l'unico: prima di virare con forza su Dia e optare per la conferma di Isaksen, la Lazio è stata una delle formazioni che ha valutato un investimento di prospettiva, cogliendo l'opportunità di spuntare un prezzo di favore in virtù del fatto che il precedente accordo sarebbe scaduto nell'estate 2025. E negli anni passati, Milan e Juventus sono state le altre due società italiane che ne hanno seguito i passi.
Autore di 3 reti e altrettanti assist nelle sue 12 apparizioni stagionali, Rayan Cherki potrebbe vedere crescere il suo valore di mercato nei prossimi mesi anche in virtù delle possibili novità sul fronte nazionale. Scoperte le sue origini pugliesi, lo staff della FIGC ha iniziato a sondare l'entourage del calciatore per comprendere le possibilità di convincerlo a vestirsi di azzurro. Non avendo mai indossato la maglia della nazionale francese e nemmeno di quella algerina, che pure lo sta corteggiando da diverso tempo in virtù delle origini dei suoi genitori, Cherki sarebbe eleggibile dall'Italia nel caso in cui da parte sua ci fosse un'apertura. Settimane delicate dunque per uno dei migliori prodotti di uno dei più importati serbatoi del calcio francese ed europeo: dal primo gennaio il futuro di Cherki può assumere contorni completamente diversi.
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