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    Dalla Francia - La Figc punta Rayan Cherki: contatti costanti, ecco perché può giocare con l'Italia

    Dalla Francia - La Figc punta Rayan Cherki: contatti costanti, ecco perché può giocare con l'Italia

    • Redazione CM
    Rayan Cherki è uno dei gioielli in seno alla rosa del Lione (club condannato dalla giustizia francese alla retrocessione in Ligue 2, nel caso in cui il patron Textor non riesca a sanare il rosso in bilancio di oltre 500 milioni di euro). Il fantasista, che ha collezionato 11 gol in 20 presenze con la nazionale Under 21 della Francia, oltre a una rete e due assist in questo avvio stagionale fra Ligue 1 ed Europa League, è tra gli oggetti dei desideri di diversi club in vista di gennaio (in passato è stato visionato da Juventus e Lazio), ma più che lato calciomercato, dalla Francia – l’indiscrezione è stata riportata da RMC Sportè arrivata una suggestione particolare che riguarda l’Italia, non intesa come campionato di Serie A, ma come la Nazionale guidata da Luciano Spalletti.

    CHERKI, FIGLIO DI BARI

    L’ITALIA CI PENSA - Il trequartista, infatti, che non ha ancora esordito con la selezione maggiore, è corteggiato dalla federazione italiana, oltre che da quella algerina. Secondo quanto viene descritto da RMC Sport, la FIGC ha intensificato i contatti con lo staff, l’entourage, la famiglia e tutte le persone vicini a Rayan Cherki, in modo da convincerlo a vestire la divisa azzurra in futuro. Ma come può Cherki giocare per l’Italia? Semplice: oltre al fatto di non aver ancora esordito con la Nazionale Maggiore transalpina – seppur il commissario tecnico Didier Deschamps ne stia continuando a visionare i progressi con le formazioni giovanili -, il classe 2003 ha radici nel Bel Paese. Uno dei suoi nonni è originario della Puglia. In particolar modo, per il ragazzo nativo di Lione, è la nonna del padre Fabrice che permetterebbe a Cherki di ottenere il passaporto italiano, oltre a quello francese di nascita e quello algerino dovuto alle origini di entrambi i suoi genitori.

    NON E’ LA PRIMA VOLTA – Un pensiero che riecheggia nei pensieri della FIGC sin dai tempi dell’era Mancini alla guida della Nazionale Azzurra. L’ex CT dell’Arabia Saudita, poco dopo aver deciso di convocare Mateo Retegui (all’epoca ancora centravanti del Tigre), aveva già valutato l’idea di convocare un altro oriundo, che corrispondeva al profilo proprio di Cherki. L’albero genealogico aiuta, ma la scelta finale spetterà sempre al ragazzo, corteggiato da ben tre Nazionali differenti grazie al suo promettente talento messo in mostra in Francia in questi anni.

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    Little
    Little

    mi ricordo nel 2022 quando a Duke esplodeva Paolo Banchero che sarebbe diventato poi prima scelta...

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