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    Le scuse, le 100 presenze e la vera cifra a bilancio: Inter, ora tocca a Lukaku

    Le scuse, le 100 presenze e la vera cifra a bilancio: Inter, ora tocca a Lukaku

    • Emanuele Tramacere
    Il ritorno con gol col Viktoria Plzen è stato un regalo quasi insperato per Romelu Lukaku. L'Inter lo ha aspettato a lungo per colpa di quell'infortunio alla coscia rivelatosi poi molto più serio del previsto, ma dopo il ritorno in Champions con gol e i 22 minuti contati e non proprio entusiasmanti contro la Sampdoria, ora è arrivato il momento della svolta e di riprendersi definitivamente l'Inter.

    LE SCUSE E LE 100 PRESENZE - Lukaku ha chiesto scusa, lo ha fatto a parole già in estate, lo ha fatto ancora più platealmente dopo il gol del 4-0 contro il Viktoria Plzen indicando lo stemma nerazzurro rivolto alla curva. La curva non c'era contro la Sampdoria (per la nota vicenda legata alla morte del capo ultras Boiocchi) quando Big Rom ha tagliato quota 100 presenze con la maglia nerazzurra addosso, pur non brillando nei minuti concessigli da un Inzaghi che ha annunciato che "Dovrà gestire il graudale aumento del minutaggio".

    LA VERA CIFRA A BILANCIO - Lukaku scalpita non solo perché ha voglia di dimostrare sul campo di essere tornato al 100%, ma anche perché da qui a fine stagione il centravanti non si gioca soltanto il perdono della Nord (gli altri tifosi in realtà lo hanno già ampiamente perdonato), ma anche la riconferma in nerazzurro per non ritornare al Chelsea al termine dell'anno. L'Inter per lui in questa stagione ha sborsato 7,86 milioni di euro per il prestito secco e con i Blues si dovrà trattare per la rincoferma dell'operazione o per una formula diversa. L'infortunio è ormai definitivamente alle spalle. Fra Bayern e Juve, non due gare da niente, Lukaku dovrà ora riprendersi un posto da titolare (perso ad agosto) e la stima dei tifosi più critici. Di fatto dovrà riprendersi l'Inter.
     

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