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Inter, Marotta: 'Restiamo competitivi pur avendo ridotto i costi, sempre più importante lo scouting'. Le parole su Inzaghi e Lukaku
All'Assemblea degli Azionisti dell'Inter, riunitasi per l'approvazione del bilancio 2021/2022, ha parlato l'ad Giuseppe Marotta. Queste le sue parole.
MAROTTA - "Nell’estate del 2021, in sintonia con la proprietà, ci siamo concentrati su un atteggiamento virtuoso che riducesse costi e salari, ma mantenendo la competitività sportiva nel rispetto del blasone dell’Inter. Una sfida complicata che abbiamo affrontato con senso di appartenenza, abbiamo ricavato il massimo dalla campagna trasferimenti, garantendo al club ampio respiro. La squadra ha continuato a lottare ai vertici anche grazie alla scelta di un giovane e valido allenatore, allineato alla nostra visione. Inzaghi ha accettato la sfida con umiltà e ambizione. Adesso abbiamo guadagnato altri due trofei dopo lo scudetto, che ci rendono orgogliosi. In campionato abbiamo subito un appannamento che non ci ha portato a vincere ma abbiamo lottato fino all’ultima giornata, confermando la continuità di un cammino che ha portato il club ai vertici, come la storia di questo club impone. Abbiamo raggiunto gli ottavi di Champions che mancavano da 10 anni, la Primavera dell’Inter è la prima in Italia ad aver raggiunto la prima stella dei primi scudetti. Un serbatoio di talenti, non dimentichiamoci che in prima squadra ha già esordito un 2005 come Carboni. Anche la squadra femminile sta recitando un ruolo da protagonista e nel breve ci regaleranno soddisfazioni. In ambito istituzionale, l’Inter ha mantenuto il dialogo su temi cruciali sulla valorizzazione del prodotto e sull’incremento delle infrastrutture. Nel corso della passata stagione abbiamo completato Inter college e Suning youth Centre".
OGGI - Marotta continua così: "Siamo nuovamente agli ottavi di Champions e anche quest’anno abbiamo mantenuto alta la competitività. Abbiamo concluso operazioni importanti in entrata e in uscita e voglio congratularmi con Ausilio per il grande lavoro svolto. Abbiamo garantito a Inzaghi molte possibilità di scelta, tenendo in mente che si tratta di una stagione anomala. Anche il rientro clamoroso di Lukaku garantirà all’Inter alta competitività, come quelli di Mkhitaryan, Acerbi ecc. E arrivi come quelli di Asllani ci lanciano nel futuro. Ringrazio la famiglia Zhang per i grandi capitali sempre immessi nel club. Abbiamo vissuto una serata memorabile per la seconda qualificazione consecutiva agli ottavi, una qualificazione che, visto il girone, nessuno avrebbe immaginato. È una squadra che non si pone limiti, vogliamo continuare a vincere, a partire dalla Supercoppa che ci vedrà impegnati contro il Milan in Arabia Saudita".
Domanda di calciomercato.com: Per ridurre i costi si può puntare meno sugli intermediari e più sullo scouting?
"Il grande problema del calcio oggi è il costo del lavoro, in altre aziende si arriverebbe al default economico. Noi continuiamo a rincorrere giocatori esosi e lontani dalle potenzialità finanziare del club, che lo sono anche per le pretese dei loro rappresentanti, che fanno il loro lavoro per carità. Però ogni giocatore deve capire in che momento siamo e che la sua professione è tra le più belle al mondo. Oggi questo senso di responsabilità è venuto meno e per questo ci troviamo a confrontarci con gli agenti. Gli intermediari esistevano già a inizio anni '70: se un club è sviluppato bene e ha un management di alto livello, può anche fare a meno di utilizzare queste figure e al contempo sono d'accordo che vada potenziata l'area scouting. Oggi l'Inter ha un settore scouting che funziona bene, ma nell'ottica di un concetto di sostenibilità è un'attività che diventa ogni volta più importante e preziosa. E noi cerchiamo di raggiungere ogni volta tasselli nuovi, in Italia va percorsa una strada che è la cultura della sconfitta: quando si perde le analisi sono sempre dure e non si tiene conto dello sforzo. Se ci date un assist anche voi, riusciremo a presentare qualche giovane in più. È una cosa molto difficile, a San Siro come in altre grandi piazze. Se vogliamo migliorarci dovete anche aiutarci nel non far fischiare i nostri giovani".
MAROTTA - "Nell’estate del 2021, in sintonia con la proprietà, ci siamo concentrati su un atteggiamento virtuoso che riducesse costi e salari, ma mantenendo la competitività sportiva nel rispetto del blasone dell’Inter. Una sfida complicata che abbiamo affrontato con senso di appartenenza, abbiamo ricavato il massimo dalla campagna trasferimenti, garantendo al club ampio respiro. La squadra ha continuato a lottare ai vertici anche grazie alla scelta di un giovane e valido allenatore, allineato alla nostra visione. Inzaghi ha accettato la sfida con umiltà e ambizione. Adesso abbiamo guadagnato altri due trofei dopo lo scudetto, che ci rendono orgogliosi. In campionato abbiamo subito un appannamento che non ci ha portato a vincere ma abbiamo lottato fino all’ultima giornata, confermando la continuità di un cammino che ha portato il club ai vertici, come la storia di questo club impone. Abbiamo raggiunto gli ottavi di Champions che mancavano da 10 anni, la Primavera dell’Inter è la prima in Italia ad aver raggiunto la prima stella dei primi scudetti. Un serbatoio di talenti, non dimentichiamoci che in prima squadra ha già esordito un 2005 come Carboni. Anche la squadra femminile sta recitando un ruolo da protagonista e nel breve ci regaleranno soddisfazioni. In ambito istituzionale, l’Inter ha mantenuto il dialogo su temi cruciali sulla valorizzazione del prodotto e sull’incremento delle infrastrutture. Nel corso della passata stagione abbiamo completato Inter college e Suning youth Centre".
OGGI - Marotta continua così: "Siamo nuovamente agli ottavi di Champions e anche quest’anno abbiamo mantenuto alta la competitività. Abbiamo concluso operazioni importanti in entrata e in uscita e voglio congratularmi con Ausilio per il grande lavoro svolto. Abbiamo garantito a Inzaghi molte possibilità di scelta, tenendo in mente che si tratta di una stagione anomala. Anche il rientro clamoroso di Lukaku garantirà all’Inter alta competitività, come quelli di Mkhitaryan, Acerbi ecc. E arrivi come quelli di Asllani ci lanciano nel futuro. Ringrazio la famiglia Zhang per i grandi capitali sempre immessi nel club. Abbiamo vissuto una serata memorabile per la seconda qualificazione consecutiva agli ottavi, una qualificazione che, visto il girone, nessuno avrebbe immaginato. È una squadra che non si pone limiti, vogliamo continuare a vincere, a partire dalla Supercoppa che ci vedrà impegnati contro il Milan in Arabia Saudita".
Domanda di calciomercato.com: Per ridurre i costi si può puntare meno sugli intermediari e più sullo scouting?
"Il grande problema del calcio oggi è il costo del lavoro, in altre aziende si arriverebbe al default economico. Noi continuiamo a rincorrere giocatori esosi e lontani dalle potenzialità finanziare del club, che lo sono anche per le pretese dei loro rappresentanti, che fanno il loro lavoro per carità. Però ogni giocatore deve capire in che momento siamo e che la sua professione è tra le più belle al mondo. Oggi questo senso di responsabilità è venuto meno e per questo ci troviamo a confrontarci con gli agenti. Gli intermediari esistevano già a inizio anni '70: se un club è sviluppato bene e ha un management di alto livello, può anche fare a meno di utilizzare queste figure e al contempo sono d'accordo che vada potenziata l'area scouting. Oggi l'Inter ha un settore scouting che funziona bene, ma nell'ottica di un concetto di sostenibilità è un'attività che diventa ogni volta più importante e preziosa. E noi cerchiamo di raggiungere ogni volta tasselli nuovi, in Italia va percorsa una strada che è la cultura della sconfitta: quando si perde le analisi sono sempre dure e non si tiene conto dello sforzo. Se ci date un assist anche voi, riusciremo a presentare qualche giovane in più. È una cosa molto difficile, a San Siro come in altre grandi piazze. Se vogliamo migliorarci dovete anche aiutarci nel non far fischiare i nostri giovani".