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    Le Monde: scandalo Infantino, non punì la Calciopoli turca del 2011

    Le Monde: scandalo Infantino, non punì la Calciopoli turca del 2011

    Un'inchiesta del quotidiano francese Le Monde potrebbe sollevare l'ennesimo scandalo attorno alla Fifa e al suo presidente. A finire nel mirino stavolta è l'attuale numero uno Gianni Infantino, accusato nel 2011 di aver varato un cambio di regolamento nella Federcalcio turca per favorire il Fenerbahce, che si aggiudicò quel campionato grazie a una serie di combine. Infantino, all'epoca dei fatti segretario generale della Uefa, fece in modo che la sanzione prevista, ossia la retrocessione (insieme a una penalizzazione di 12 punti e multe in denaro), fosse eliminata a patto che il club di Istanbul non partecipasse alla Champions League della successiva stagione.

    La stagione 2010/2011 viene ricordata come quella del poù grande scandalo del calcio turco, con reati che vanno dalla corruzione al traffico di armi. Sedici società furono coinvolte, 90 i tesserati accusati di aver fatto parte di un’organizzazione criminale armata, dedita alla combine di partite. Il Fenerbahce vinse il titolo davanti al Trabzonspor grazie a una serie di comprovate combine, di fronte alle quali l'atteggiamento di Infantino fu molto morbido, accogliendo in toto i suggerimenti della Federazione turca per mitigare le punizioni previste: "Possiamo dire, a nome della Uefa, che la vostra proposta sembra essere una risposta ragionevole, proporzionata e appropriata a questo problema. Riteniamo inoltre che sarete in grado di attuare rapidamente le sanzioni proposte", scrisse in una lettera il successore di Blatter alla guida della Fifa. 

    Nello specifico, quelle sanzioni non furono mai applicate nei confronti del Fenerbahce e anche per questo il Trabzonspor ha adito le vie legali per reclamare la vittoria del campionato nel 2011.

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