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Le mani di Szczesny sulla rimonta della Juve: da problema a soluzione, un altro rigore parato per cancellare la crisi
LA REAZIONE – Poi gli ultimi mesi sono stati complicati, decisamente complicati. Perché una volta archiviato il tormentone di mercato, incassata la fiducia della Juve e di Max Allegri che nei fatti non hanno forzato una sua cessione, comunque la partenza della stagione è stata da incubo. Clamorosi gli errori di Udine, che hanno costretto la Juve a tornare a casa con un solo punto. Pesanti anche quelli di Napoli, che hanno sancito una crisi nemmeno troppo mini e una partenza falsissima di tutta la squadra con un punto in tre partite. E se la Juve subiva gol ininterrottamente dallo scorso 2 marzo, più di una responsabilità era ovviamente anche di Szczesny. Poi però qualcosa è cambiato, di nuovo. E Tek è tornato a parare, a guidare con sicurezza la difesa bianconera, a difendere punti e non più a regalarli. Super su Kalulu contro il Milan sull'1-1, ultimo pareggio di una Juve che poi dopo i successi su Spezia e Sampdoria per 3-2 ha pure smesso di subire gol. Ora il risultato stampato in ciclostile è 1-0, come con Chelsea, Toro e ora Roma. Su cui c'è la firma a caratteri cubitali proprio di Szczesny. Perché tra un rigore concesso e un rigore parato c'è tutta la differenza del mondo, lui che ne ha parati 22 su 78 in carriera lo sa bene. E se ora la Juve è tornata a un passo del trenino delle prime è anche merito suo. O soprattutto, come in questo caso. Proprio come a inizio campionato era anche colpa sua. Adesso Szczesny rimette le cose a posto. Per far capire a tutti perché quel posto sia solo suo.