Getty Images
Le clamorose accuse di Ruzzi a Lotito: 'I soldi a Zarate in nero, Calciopoli, la scorta della Polizia...'
Tutto parte dal contratto firmato da Zarate con la Lazio. Dice Ruzzi: “Voglio denunciare le gravi irregolarità commesse da Lotito. Quando Mauro doveva firmare il contratto ci ha presentato un’offerta, 20 milioni in 5 anni, e l’abbiamo accettata. Ma l’ultimo giorno ci ha detto che ci avrebbe dato 7 milioni mentre gli altri 13 sarebbero arrivati attraverso un suo amico. Si trattava di Riccardo Petrucchi, un agente Fifa. I soldi sarebbero stati versati a una società che Petrucchi aveva a Londra, la Pluriel, e da questa sarebbero andati a un’altra società che Sergio Zarate, il fratello di Mauro, aveva aperto appositamente in Uruguay, la Moisen. I soldi viaggiavano così, per non pagare le tasse, l'Inps, l'Irpef: un'evasione importante”.
E’ evidente che anche Zarate e Ruzzi - se tutto questo è vero - commettono un’irregolarità, accettando pagamenti in nero: “Ma finora non ho detto nulla perché temevo di pregiudicare il giocatore”. Racconta cos’è successo: “Mauro è rientrato alla Lazio dopo il prestito all’Inter e a ottobre è stato messo fuori squadra. Ci ha sofferto moltissimo. Il motivo dell'esclusione? Lotito ci doveva dare 3 milioni e invece non lo ha fatto, non ha versato soldi alla Pluriel”. Ma la stessa Pluriel - sostengono le Iene - ha fatto causa alla Lazio e ha ottenuto il pagamento: “Però non ha girato i 3 milioni a Zarate. Per questo noi ora vogliamo quei soldi da Lotito: è stato lui a presentarci Petrucchi e ne è responsabile”.
Ma non finisce qui. Le accuse di Ruzzi a Lotito sono altrettanto dure quando esce dal caso Zarate: “Con lui non basta avere ragione: devi trovare chi te la dà. Non so come ha fatto la Federazione a non dirgli mai niente. E' finito in mezzo a Calciopoli, nella vicenda del calcioscommesse gli hanno arrestato il capitano e lui lo ha ripreso facendogli un altro anno di contratto… (riferimento a Stefano Mauri, ndr). Non solo: da 17 anni gira con la Polizia di Stato che lo protegge non si sa da chi, tutto pagato con i soldi di noi contribuenti”.