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Laziomania: Solito VAR, Immobile 'Ibrahimovic', Inzaghi quando cambia?
Ora, detto tutto quello che si doveva dire di una partita brutta, bruttissima, troppo brutta per essere da Champions. La Lazio ha bisogno di cambiare, tornare sulle marce alte, e in fretta, altrimenti la più bella competizione europea rischia di essere il solito sogno. Chiaro, i tifosi lamentano (e a ragione), due pesi e due misure da parte della classe arbitrale, ma c'è qualcosa di più da analizzare.
Inzaghi deve assolutamente mettere mano alla sua Lazio. Ha fatto riposare Milinkovic, e ha fatto sicuramente bene, ma senza di lui non c'è abbastanza tecnica, gli errori diventano macroscopici. La maledizione del terzo di difesa continua: sbaglia anche Luiz Felipe, e molto, chiunque venga schierato in quel ruolo non fa che sbagliare, e sbagliare. Anche la VAR torna ad esprimere il suo lato negativo: il rigore viene dato al Cagliari, con lunghissimo replay, di cui però Guida ritiene di non aver bisogno su Immobile.
insomma, il solito VAR: non deve essere un alibi, ma qualcuno un giorno dovrà spiegare perché non si poteva perdere un minuto per rivedere un episodio dubbio (al replay in realtà chiaro, è un rigore e mezzo, quello!) Non solo il VAR, più di qualcosa non va: il modulo offre opportunità forse già tutte esplorate, gli uomini sembrano sgonfi, un po' stanchi, incapaci di assorbire le rotazioni necessarie per far rifiatare qualcuno. Ora la palla passa ad Inzaghi: lamentarsi ok, però serve di più. Idee, fantasia, cambio modulo, qualcosa da dare a questa squadra dal punto di vista mentale. La Champions è ancora a portata di mano, l'Inter è lì (nonostante il derby in meno), bisogna ricominciare a stupire. Altrimenti l'eterna bellezza del colpo di tacco di Immobile rischia di rimanere un bellissimo gesto tecnico. Solo una futile concessione all'estetica, e nulla di più. Insomma, avrà la stessa utilità del VAR, contro la Lazio.